1 e 2 luglio: festa patronale di Verbicaro per la Madonna delle Grazie. Si rinnova la tradizione con la fiaccolata degli Zigni e l’Infiorata.
VERBICARO – È in programma oggi, venerdì 1 luglio 2016, e domani la festa patronale di Verbicaro per la Madonna delle Grazie.
Una ricorrenza che risale alla fine del Seicento. La statua, adorata dai verbicaresi, fu acquistata nel 1717. Il prossimo anno, dunque, compirà trecento anni.
Un evento imperdibile per abitanti e turisti del territorio che ogni anno attrae un pubblico sempre maggiore. All’interno del programma, l’evento patronale include due momenti tradizionali che affondano le proprie radici nella cultura popolare: la fiaccolata degli “Zigni” e l’Infiorata.
Gli Zigni di Verbicaro: evviva la Madonna delle Grazie
Il programma di oggi, vigilia della festa patronale, prevede il rito secolare della fiaccolata degli Zigni. Si tratta di enormi ceppi di legno in fiamme portati a spalla dai devoti, adulti e giovani, al grido di “Evviva la Madonna delle Grazie”. Gli arbusti sono selezionati durante l’anno dagli agenti della forestale e preparati sin dagli inizi del mese di giugno.
Un cerimoniale di derivazione dai riti pagani del fuoco e della fertilità, inizialmente osteggiato dalla Chiesa, ma poi assorbito nella tradizione cristiana. Sopratutto per via della sua radicazione nella tradizione popolare, dei contadini in particolare, e per la condivisione dei valori ad esso sottesi. Su tutti: la luce che sconfigge il buio.
Alle 18 e 30, dalla Chiesa Madre di Verbicaro si avvia la processione della statua della Madonna delle Grazie, accompagnata dal parroco e dalla banda musicale, fino alla parrocchia Sacro Cuore di Gesù, dove viene celebrata la Santa Messa e si compie il novenario.
Al termine della funzione, dal Sacro Cuore la statua fa ritorno alla Chiesa Madre. Circa un quarto d’ora più tardi, da piazza Arciprete Cava parte invece la fiaccolata degli Zigni. Poco prima della 22 i due cortei si incontrano all’incrocio di via XXIV Maggio e accompagnano la Madonna alla Chiesa Madre dove, una volta giunti, si svolge la “Cantata” con canti tradizionali dedicati alla Vergine.
Terminato questo rito, inizia la preparazione della festa patronale, prevista l’indomani e soprattutto dell’Infiorata.
L’Infiorata di Verbicaro: un tappeto multicolore per Maria
L’Infiorata di Verbicaro è descritta da più parti come una delle più pittoresche, suggestive e variopinte tra quelle effettuate in Calabria. Ha la particolarità di non essere realizzata, come tradizionalmente avviene ovunque nella regione, il giorno del Corpus Domini.
Per le strade del borgo antico di Verbicaro, i fedeli creano con fiori e altro materiale un vero e proprio tappeto multicolore che la Madonna calpesterà per prima, nel corso della processione finale. Il suo cammino è accompagnato dallo scampanio delle chiese cittadine e dalla musica della banda.
L’organizzazione parte da lontano, con una lunga e laboriosa fase di progettazione e di ricerca del materiale da utilizzare.
Ogni anno, i tappeti rispecchiano tutti un tema prescelto. Nel 2005, ad esempio, l’infiorata fu dedicata ai papi Benedetto XVI e Giovanni Paolo II e a grandi santi del XX secolo, come San Pio da Pietrelcina e la Beata Madre Teresa di Calcutta. Due anni dopo i tappeti furono ispirati dal quinto centenario della morte di San Francesco di Paola, santo patrono della Calabria e della gente di mare. Per scoprire il tema di quest’anno, non resta che partecipare alla festa patronale.
Ad introdurre la processione dell’Infiorata, il momento in cui nel pomeriggio, intorno alle 18, si compie l’offerta dell’oro votivo e il sindaco e la Giunta di Verbicaro consegnano le chiavi della città alla Madonna, legandole al braccio della statua.
Al termine della processione con il rientro della statua presso la Chiesa Madre, benedizione alla città, spettacolo pirotecnico e musicale.
Tutte le foto utilizzate in questo articolo per gentile concessione: Ciottyphoto di Giuseppe Ciottariello