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Santa Domenica Talao, ignoti manomettono la rete del gas

Apprensione ieri notte nel centro storico di Santa Domenica Talao. Ignoti avrebbero manomesso di proposito una colonnina del gas metano provocando una perdita.

bigmat fratelli crusco grisolia

SANTA DOMENICA TALAO – Ignoti, nella notte, a Santa Domenica Talao avrebbero manomesso la rete del gas città provocando una perdita. Solo grazie ad un pronto intervento dietro segnalazione si è evitato il peggio.

I FATTI. Erano da poco passate le 23 e 30 di venerdì 12 agosto 2016 quando alcuni passanti hanno udito un insolito sibilo e avvertito un forte odore di gas. Si sono dunque accorti che c’era qualcosa che non andava con un tubo metallico in un vicolo, poi individuato come una delle colonnine del tipo predisposto per futuri allacci alla rete del gas.

È stato quindi lanciato l’allarme e sul posto sono giunti un vigile comunale, i volontari della protezione civile Falchi del Pollino, i vigili del fuoco di Scalea e, intorno alle 12 e 30, è arrivato un tecnico della società che gestisce la rete per interrompere la fuoriuscita.

Secondo quanto si apprende, sarebbe abbastanza evidente che dietro l’episodio ci sia una manomissione. La mano di qualcuno, insomma, avrebbe agito volontariamente.

Secondo esperti del ramo, infatti, le colonnine di questo genere sono chiuse da una valvola termoidraulica anch’essa in metallo a sua volta coperta da un tappo di plastica. Se pur potrebbe essere semplice estrarre quest’ultimo, l’apertura della valvola è possibile solo utilizzando un apposito arnese e applicando una discreta forza.

Una colonnina del metano del tipo manomesso a Santa Domenica Talao
Una colonnina del metano del tipo manomesso a Santa Domenica Talao

Insomma: un gesto sconsiderato. Ci sarebbe però da chiarire quale potrebbe essere stato il fine ultimo di chi ha agito. Gli stessi esperti, infatti, ci hanno spiegato che una perdita all’aria aperta, per strada insomma, come nel caso di Santa Domenica Talao, comporta un pericolo molto basso seppur esistente.

Il metano, infatti, è un idrocarburo altamente volatile e la sua dispersione è altrettanto rapida. È molto difficile, dunque, che si creii una “sacca” di gas e di conseguenza che si verifichi un’esplosione, come nelle circostanze occorse ieri notte. È altrettanto chiaro che la perdita avrebbe potuto generare una fiamma se fosse venuta a contatto con una fonte di calore. Una fiamma molto debole – ci è stato comunque spiegato – poiché questo genere di impianti, soprattutto nei centri storici, hanno una pressione molto debole.

Il metano, ci è stato infine chiarito, è inodore. Dunque “l’odore di gas avvertito dai passanti” non è altro che un odorizzante, ovvero una sostanza aggiunta al gas dal gestore della rete proprio per motivi di sicurezza. È proprio grazie ad essa che è possibile, con l’olfatto, accorgersi di una perdita di gas.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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