Gli investigatori vogliono capire cosa è successo a Stefano Perrone prima di restituire il corpo ai familiari. C’è il mistero della bici scomparsa. Domani è prevista l’autopsia. Rimandati a data da destinarsi i funerali del giovane infermiere di Praia a Mare morto nel Livornese.
LIVORNO – Gli inquirenti vogliono essere certi circa la causa della morte di Stefano Perrone.
Il corpo dell’infermiere del pronto soccorso di Livorno è stato trovato privo di vita in un dirupo lo scorso 23 aprile. Il corpo del 32enne, originario di Praia a Mare, è stato trovato in fondo a un dirupo lungo la strada che collega Gabbro e Castelnuovo della Misericordia. È la dinamica della caduta che non è ancora stata accertata.
In base a quanto riferiscono alcuni media locali, Stefano non è finito giù nel burrone con la sua bicicletta. Quest’ultima, infatti, sarebbe stata notata da un testimone la sera prima del ritrovamento. Era parcheggiata lungo la strada, in località Ponte Motorno. Proprio questa segnalazione ha condotto la polizia al rinvenimento del corpo. Ma – particolare confermato anche da un parente al medesimo media – la bicicletta non è stata più trovata.
Rinviati i funerali di Stefano Perrone
Domani, venerdì 28 aprile 2017, è prevista l’autopsia. Se non ci saranno intoppi, la salma sarà restituita alla famiglia nelle ore successive.
Per questo motivo, sono stati rimandati a data da destinarsi i funerali. Le esequie, in un primo momento, erano previste per domani pomeriggio a Praia a Mare.
Nato in Calabria, Perrone viveva e lavorava da anni come infermiere al pronto soccorso dell’ospedale di Livorno. Alcuni giorni dopo il tragico evento, i familiari ci avevano chiesto di diffondere la notizia sull’Alto Tirreno cosentino e zone limitrofe per avvertire le persone che conoscevano Stefano in modo da prendere parte ai funerali.