La battaglia per la legalità sul demanio marittimo di Santa Maria del Cedro incassa l’appoggio del mondo antimafia e ambientalista del territorio. Quattro associazioni del Tirreno cosentino si schierano a fianco del sindaco Ugo Vetere.
SANTA MARIA DEL CEDRO – Le associazioni ambientaliste del Tirreno cosentino e non si schierano a fianco del sindaco di Santa Maria del Cedro nella lotta all’abusivismo sul demanio.
Si tratta di Libera Calabria, Movimento ambientalista del Tirreno, Italia nostra e Comitato per le bonifiche dei terreni, dei fiumi e dei mari della Calabria.
“Come associazioni – scrivono in un comunicato – non possiamo che essere solidali con Ugo Vetere e con chiunque lotta contro abusi e soprusi compiuti sul territorio. Ci attendiamo che autorità ed istituzioni diano risposte e sostegno che richiede il sindaco di Santa Maria del Cedro per restituire forza e dignità allo Stato”.
Lo scorso 1° giugno, i rappresentanti delle associazioni hanno incontrato Ugo Vetere in municipio. Durante l’incontro hanno consultato i documenti sui quali, da alcuni mesi, il primo cittadino poggia la sua battaglia. Vetere, lo ricordiamo, ha denunciato all’autorità giudiziaria occupazioni abusive del demanio marittimo da parte di privati nel suo comune. Di seguito ha inoltre sollevato il problema dell’immobilismo della Procura della Repubblica di Paola sulla vicenda.
La posizione delle associazioni
“Siamo rimasti impressionati – spiegano le associazioni – dalla mole di denunce fatte da Vetere a istituzioni e forze dell’ordine senza ricevere il benché minimo supporto. Eppure già nel 2009 Legambiente, nel dossier Mare Monstrum, segnalava questo mega villaggio turistico sequestrato nel 2005 dalla procura per abusivismo edilizio e poi dissequestrato. Una vicenda impantanata nelle aule giudiziarie.
Un sindaco così – fanno sapere – non si lascia solo. Come forze ambientaliste siamo abituati a questo silenzio istituzionale. Con l’estate e i turisti arrivano milioni di euro. Tutti si affannano ad aprire lidi balneari sottraendo a volte spiagge libere. Molti depuratori continueranno a non funzionare. Autospurghi che risucchieranno i liquami nei villaggi turistici ancora privi di rete fognaria. Sindaci come quelli di Santa Maria del Cedro e Tortora andrebbero sostenuti dalle istituzioni, prima che dagli ambientalisti. Vogliamo sindaci solidali che fanno fronte comune contro ogni possibile illegalità presente sul territorio”.
Secondo le sigle antimafia ed ambientaliste sarebbe una questione di “dimensioni” dei trasgressori.
“Ben conosciamo gli interventi che gli organi istituzionali compiono quasi quotidianamente sul territorio nei confronti di piccoli ristoratori, lidi balneari, chioschi e altro. Piccola gente a volte non difesa da nessuno che per un metro quadrato in più si vede sequestrato tutto. Si direbbe il solito sistema forte con i deboli privi di mezzi per difendersi, e debole con i forti che hanno tutto per farlo. Ma noi questo non lo crediamo e abbiamo fiducia nelle istituzioni, nella loro integrità ed imparzialità”.