Scrive di inchieste sui politici, gli sequestrano il sito internet
La vicenda del blogger reggino finisce sul blog di Beppe Grillo
di DOMENICO GRILLONE
REGGIO CALABRIA ” La storia di Antonino Monteleone, il giornalista reggino di 23 anni per il quale il Tribunale di Reggio Calabria giorni addietro ha disposto il sequestro del suo sito internet, ovvero il blog intestato e gestito dallo stesso giornalista, ha registrato sabato scorso un fiume di solidarietà ed un effetto mediatico incredibile.
Il video in cui lo stesso Monteleone ripercorre tutta la sua storia è stato, infatti, pubblicato sull’home page del blog di Beppe Grillo, registrando una marea di consensi: oltre 30mila persone in un solo giorno hanno visto ed ascoltato il giornalista reggino che ripercorrere la complessa storia che ha portato poi ad un sequestro cautelare, solitamente imposto per reati di pedofilia o per fatti ben pi๠gravi.
Quasi duemila sono stati i commenti lasciati sul blog del comico genovese e pi๠o meno lo stesso interesse ha suscitato la storia su You Tube. Il tutto nasce dopo la pubblicazione di alcuni articoli, peraltro una sorta di sintesi di tanti altri pubblicati su Repubblica, Espresso, Il Tempo, Messaggero. Articoli che parlavano di ex consiglieri regionali candidati alle elezioni politiche del 2006 dopo essersi macchiati di gravi reati contro la pubblica amministrazione: turbativa d’asta, abuso d’ufficio. O di ex deputati del centrodestra passati al centrosinistra nonostante accuse gravissime come il concorso esterno in associazione mafiosa.
«Il 9 dicembre del 2006 – spiega Monteleone – pubblico un articolo dedicato all’onorevole Giuseppe Galati, già sottosegretario alle attività produttive durante il governo Berlusconi, e che all’epoca militava nell’Udc. E per il quale dagli atti del Gip del tribunale di Roma, nell’ambito dell’operazione ‘Cleopatra’, lo scandalo della cocaina scoppiato nella Roma bene nel novembre del 2003, si legge testualmente che il Galati ” si badi bene, coinvolto ma non indagato nello scandalo ” si rifornisce stabilmente di cocaina dal pusher Martello tramite acquisti con cadenza settimanale effettuati direttamente o tramite Armando De Bonis, suo uomo di fiducia che ha libero accesso presso il ministero delle Attività produttive».
Nell’articolo si parla anche, cosଠcome riportato da altri organi di stampa, dello scioglimento del consiglio comunale di Lamezia per la presenza, tra l’altro, di consiglieri imparentati con esponenti di cosche locali e tra questi Peppino Ruberto dell’Udc e Giorgio Barresi, vicini all’ex sottosegretario, e di Nicolino Volpe, uomo dell’entourage di Galati implicato nell’inchiesta sullo scandalo dei 700 depuratori calabresi e dell’assunzione della sorella alla Regione tramite il famoso ‘concorsone’. Da qui la reazione dell’onorevole Pino Galati che decide di trascinare il Monteleone in tribunale. Ma a tut’oggi non risulta che lo stesso abbia querelato i giornalisti di Repubblica o di altre testate che hanno pubblicato le stesse cose. Infine l’ordinanza del Gip che intima il sequestro dell’intero sito, e non dell’articolo incriminato, in attesa del giudizio.
«Il pericolo non è che io possa scrivere ancora del Galati – spiega Momteleone attraverso il blog di Grillo – ma che io possa continuare a scrivere articoli piuttosto critici dell’operato dei politici calabresi. Questa è la cosa particolarmente grave, perché viene adottata una misura cautelare per impedire la commissione di reati d’opinione. Qualcosa che sembra voler significare “ti dobbiamo tagliare la lingua perché sei un chiacchieroneâ€Â».
Link: il sito di Antonino Monteleone __ Blog di Grillo
In attesa che la vicenda giunga a conclusione, il gestore di blogtortora.it manifesta la sua solidarietà al collega Antonino Monteleone.