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Giornata della Memoria

« Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario »

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(Primo Levi)

auschwitz

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata per commemorare le vittime del nazionalsocialismo e dell’Olocausto. Il testo dell’articolo 1 della legge cosଠdefinisce le finalità  del Giorno della Memoria:
“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subà¬to la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

vedi:
ucei
wikipedia

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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One comment

  1. Franco Guerrera

    “Giornata della Memoria”.
    Testimonianza: il 16 agosto 1992 ho visitato Auschwitz.
    Il 10 agosto 1992 , in occasione della VI Giornata Mondiale della Gioventù, sono andato in pellegrinaggio con le Comunità Neo Catecumenali di Tortora ed altre della Calabria in Polonia presso il santuario della Madonna Nera di Jasna Gura di Czestochowa.
    Terminato il percorso spirituale a Czestochowa e a Varsavia abbiamo fatto visita nei campi di concentramento di Auschwitz.
    Sono stato ad Auschwitz e devo dire con tutta sincerità che non ero affatto preparato ad una esperienza simile…Arrivato in Polonia già sul pullman diretto li, da quando partii…pensavo sempre alla visita da fare a Auschwitz. E’ diifficile spiegare cosa provai…dir malessere è poco. Sdegno, rabbia, tristezza. Sono stato male per tre giorni…è stata tuttavia un’esperienza importante. Auschwitz è grande e quindi più agghiacciante di altri campi di concentramento…. Ma l’esperienza è stata costruttiva, anche se piangevo ai racconti delle persone che erano in pellegrinaggio con me! Ripeto Auschwitz è grande e quindi più agghiacciante di altri……
    Dai libri o dai documentari, non si può capire…Devi essere li e guardare con i tuoi occhi….Non ho voluto far nemmeno una foto…e la cosa peggiore erano i chioschetti con le cartoline “saluti da Auschwitz. “…Che diventi un museo ben venga, ma commercializzare quel martirio d’anime…no…Solo allora mi accorsi di quanto può essere grande la “crudeltà“…… A ritorno, tutti cantavamo, tutti pregavamo ed era bello ripetere: “……………all’andare si va piangendo, ma al ritorno si portano i covoni”…………………. E sul pullman con le mie testimonianze-risonanze ricordo bene di essermi espresso così: “…..chi ha commesso quelle crudeltà non aveva conosciuto certamente Gesù Cristo”!!!!
    Allora è vero ciò che disse Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”.- Franco Guerrera.