L’autore è Marcello Cozzi responsabile Formazione di Libera
L’opera getta luce sulla mala lucana cresciuta in questi anni
di MATTEO CAVA
TORTORA ” “Quando la mafia non esiste. Malaffare e affari della mala in Basilicata†è il titolo del volume che sarà presentato domani alle 21,30 presso l’atrio del Museo di Casapesenna nel centro storico di Tortora.
La serata è stata promossa dall’Amministrazione comunale di Tortora e dalla libreria Victoria di Praia a Mare.
Sarà presente l’autore Marcello Cozzi, prete dal 1990 e responsabile Formazione di Libera ” associazioni, nomi e numeri contro le mafie, creata da don Luigi Ciotti tredici anni fa. Apriranno la manifestazione, moderata da Giovanna Marchionna, i saluti del sindaco Giuseppe Silvestri e dell’assessore alla cultura Michele Cozza.
Gli interventi sono affidati a Sabrina Bernardo, Laura Luongo, Gerardo Melchionda e Giuseppe Serio. Nel volume Marcello Cozzi raccoglie storie di omicidi, casi di usura, la scomparsa nel nulla di persone, piccoli e grandi fatti di sangue, tutti avvenuti in Basilicata negli ultimi anni, in una terra che fino a poco tempo fa era considerata “un’isola feliceâ€, lontana anni luce dai fatti criminosi che accadevano in Calabria o in Campania ad opera di ‘ndrangheta e camorra. Il libro, quindi, mette di fronte ad una verità per molto tempo sottaciuta, costringe a confrontarsi con fatti documentati e persone realmente esistite, a prendere coscienza di una realtà che non è quella che si credeva.
I dubbi, tanti, restano, dopo aver letto il volume, ma anche le certezze che sono i nomi, i fatti ed i luoghi raccontati, i documenti e gli atti d’inchiesta. E questi non si possono dimenticare.
Mai tema e dibattito piiù azzeccato poteva proporre l’amministrazione comunale di Tortora…..prendiamone atto…r
Questa interessante iniziativa ci aiuterá ancora una volta a credere ed essere fiduciosi che soltanto denunciando i fatti di mafia é possibile sconfiggere la criminalitá….sono contento che questa iniziativa sia patrocinata dall’ammistrazione tortorese e spero che molti giovani siano presenti all’evento. Combattere la criminalitá significa anche dare risposte nuove ai giovani a cominciare dal lavoro…ma non soltanto bisogna pulire il territorio dai soprusi siano essi di sperpero del denaro pubblico che da processi di arrichimenti personali e da fatti criminali. C’é bisogno di innescare un processo di solidarietá attraverso la creazione di nuove opportunitá lavorativve e comprendere con serietá i fabbisogni veri della gente.
Auguri per l’incontro di questa sera
da Gipo Petrucci