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il sindaco Silvestri interviene sull’eolico


Il primo cittadino risponde all’ ing. Ponzi sul ‘Parco eolico’
Silvestri: “La nota ai consiglieri inopportuna e tendenziosa” 

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di Andrea Polizzo

TORTORA ” Il sindaco del comune di Tortora, Giuseppe Silvestri, interviene sull’argomento parco eolico sollevato in questi giorni all’attenzione dell’opinione pubblica.
Nell’incontro avvenuto la mattina di martedଠ16, il primo cittadino ci tiene a fornire alcune precisazioni sulla vicenda. “Il caso ” spiega Silvestri ” nasce dall’apertura verso i cittadini che connota da sempre questa amministrazione. Posto questo, il precedente assessore all’Ambiente  aveva ritenuto opportuno contattare l’ingegnere Ponzi per questa idea sull’eolico e ammetto che gli erano state conferite delle autorizzazioni ad avviare un processo conoscitivo in merito.
La concessione di queste autorizzazioni dimostrerebbero l’interesse da parte dell’amministrazione che Silvestri non smentisce. “L’interesse ad avere un quadro pi๠completo ” ammette Silvestri ” è chiaro che c’era. E tuttora c’è interesse verso la possibilità  di una concretizzazione. Giusto oggi sono stato contattato da rappresentanti dell’Unical per intavolare un incontro in merito. Ma ” aggiunge il primo cittadino ” da qui a parlare di parco eolico ce ne passa. Si tratta di un settore molto delicato in cui un amministrazione deve muoversi con i piedi di piombo, valutare tutti i rischi, sondare i pi๠alti livelli di garanzie e solo dopo compiere dei passi concreti. Ripeto c’è stato e c’è tuttora interesse ma nessun tipo di accordo definitivo con chicchessia.

Silvestri non manca di esprimere un parere anche sulla soluzione ventilata della società  mista. “Anche in questo caso, ritengo, siamo in un momento in cui è prematuro parlare già  di forme di società . Il mio pensiero, tra l’altro, è che il nostro comune non abbia strutture tali da propendere alle società  miste le quali, per dirla tutta, non mi convincono molto.
Nell’intervento di ieri, l’ingegnere Giampiero Ponzi, paventava il disimpegno dell’amministrazione, a seguito di un iniziale interesse, oltre all’urgenza di decisioni causa scadenza dei termini dettati dal protocollo di Kyoto per l’installazione di fonti rinnovabili. “Ribadisco ” risponde Giuseppe Silvestri ” che l’interesse c’è stato e continua ad esserci. È un capitolo aperto ma si deve anche tenere conto del necessario confronto con Provincia e Regione. Quanto ai tempi, non avverto la pressione della loro scadenza. C’è ancora un anno e mezzo.
Infine il primo cittadino rende pubblica una risposta scritta di suo pugno ed inviata ieri all’ingegnere Giampiero Ponzi e a tutti i consiglieri. Questi ultimi investiti a loro volta della questione da una lettera dell’ingegnere tortorese. Nelle frasi della lettera si legge “stupore” per il “monito all’amministrazione per un presunto ritardo nell’adottare una linea di intervento. Nella missiva Silvestri apprezza le competenze del professionista tortorese ma ribadisce l’assenza di alcun impegno preso da parte dell’amministrazione. Crea un fraintendimento laddove indica l’ingegnere come proponente degli incontri, e ribadisce: “un progetto di cosଠampio respiro, annovera anche competenze degli enti sovra comunali. Ovviamente, ad eventuali decisioni assunte, in senso positivo per intraprendere l’intervento, non potrà  che seguirsi una procedura ad evidenza pubblica per l’aggiudicazione.
Per quanto detto ” conclude la risposta di Silvestri ” la sua nota appare alquanto inopportuna e, soprattutto, tendenziosa.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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One comment

  1. Nuovi impianti ed energia prodotta.- L’eolico è INIZIATIVA da NON SOTTOVALUTARE.
    L’eolico ha sorpassato il nucleare
    Negli Stati Uniti, il 30 per cento della potenza installata viene dall’eolico
    In attesa dei reattori di quarta generazione il contributo dell’atomo scenderà
    Il 2007 è stato l’anno del sorpasso: a livello globale, dal punto di vista dei nuovi impianti, l’eolico ha battuto il nucleare. L’anno scorso sono stati installati 20 mila megawatt di eolico contro 1, 9 mila megawatt di energia prodotta dall’atomo. E’ un trend consolidato da anni e destinato, secondo le previsioni, a diventare ancora più netto nei prossimo quinquennio. Ma non basta. Per la prima volta l’eolico ha vinto la gara anche dal punto di vista dell’energia effettivamente prodotta. I due dati non coincidono perché le pale eoliche funzionano durante l’anno per un numero di ore inferiore a quello di impianto nucleare e dunque, a parità di potenza, producono meno elettricità.
    “La novità è che, anche tenendo conto di questo differenziale di uso, nel 2007 l’eolico ha prodotto più elettricità del nucleare”, spiega Gianni Silvestrini, direttore del Kyoto Club. “E gli impianti eolici che verranno costruiti nel periodo 2008 – 2012, quello che chiude la prima fase degli accordi del protocollo di Kyoto, produrranno una quantità di elettricità pari a due volte e mezza quella del nuovo nucleare. Se poi nel conto mettiamo anche il solare fotovoltaico e termico possiamo dire che, tra il 2008 e il 2012, il contributo di queste fonti rinnovabili alla diminuzione delle emissioni serra sarà almeno 4 volte superiore al contributo netto prodotto dalle centrali nucleari costruite nello stesso periodo”.
    La tendenza è consolidata anche dal risveglio del gigante americano. Il 30 per cento di tutta la potenza elettrica installata durante il 2007 negli Usa viene dal vento e il dipartimento federale dell’energia prevede che entro il 2030 l’eolico raggiunga negli States una quota pari al 20 per cento dell’elettricità creando un’industria che, con l’indotto, darà lavoro a mezzo milione di persone. E’ un dato in linea con l’andamento di paesi europei come la Danimarca (21 per cento di elettricità dall’eolico), la Spagna (12 per cento), il Portogallo (9 per cento), la Germania (7 per cento).
    P.S: – I dati in proposito sono stati presi dal sito: “EXIT – uscita di sicurezza”.
    Franco Guerrera.