L’assessore alla Sanità chiede che l’Asp riveda la delibera
A Petramala e Spaziante chiesta la riapertura dei repartiÂ
di Andrea Polizzo
PRAIA A MARE ” Nel centro rivierasco si torna a parlare del Presidio ospedaliero.
Come è noto, la politica di accorpamento dei reparti perseguita nei mesi scorsi dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha condotto alla chiusura di Ginecologia e Pediatria a Praia a Mare. Il provvedimento, stabilito con la famosa delibera n. 2838 del 14.07.08, aveva suscitato non poche polemiche tra l’utenza, le sigle sindacali e il personale medico e paramedico. Aveva altresଠispirato gesti di protesta pacifica come l’incatenamento del consigliere Franco Senatore.
L’occasione per riaprire il dibattito sulla vicenda viene colto da Francesco Marsiglia, assessore alla sanità del comune di Praia a Mare. Secondo Marsiglia, con il concludersi della stagione turistica, sarebbero decaduti i caratteri di urgenza e temporaneità , nonché delle carenze di personale causa concomitanza di ferie, addotti dall’Asp a giustificazione della chiusura dei reparti.
Nelle sue dichiarazioni il giovane assessore praiese si rivolge al direttore sanitario Francesco Petramala e al corrispondente assessorato regionale retto dall’onorevole Vincenzo Spaziante.
“Gli impegni presi dal dirigente Scalzo ” spiega Marsiglia ” dovranno essere urgentemente assunti per non compromettere la struttura ospedaliera. Scalzo, in rappresentanza della direzione generale Asp di Cosenza, presso gli uffici della direzione sanitaria del Presidio ospedaliero di Praia a Mare ed in presenza mia e del vice sindaco Pietro De Paola, affermಠla temporaneità della delibera e che perso efficacia il 22 settembre.
La riattivazione dei due reparti è ritenuta necessaria allo scopo di ripristinare l’offerta ospedaliera del presidio altotirrenico e per tornare a fornire un utile servizio all’utenza del territorio compreso tra Scalea e Tortora. Tra le varie motivazioni il rappresentante dell’amministrazione praiese cita il Piano sanitario regionale del 2007 laddove identifica il nosocomio praiese come “strategico†in virt๠della sua posizione periferica e di confine con la Basilicata.
“Il perdurare di tale situazione ” commenta Marsiglia ” in assenza di direttive precise e segnali tangibili volti a stabilizzare l’esistenza dell’ospedale avallerebbero un utilizzo improduttivo dell’azienda a causa delle scelte sensate degli utenti indirizzati maggiormente verso la struttura extra-regionale pi๠vicina piuttosto che nella struttura sede dell’accorpamento (Cetraro, ndr) posta a notevole distanza. Una politica aziendale, quella dell’Asp di Cosenza, in controtendenza a qualsiasi logica aziendale di ottimizzazione delle risorse, in contrasto a quanto dichiarato nel Psr elaborato invece per assicurare i livelli di assistenza ai propri cittadini nella piena responsabilità finanziaria.