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Ospedale Praia: interviene Antonio Praticà²



Potenziamento della struttura come da Piano regionale
Le proposte del consigliere provinciale Antonio Praticà²

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di MATTEO CAVA

PRAIA A MARE – L’ospedale di Praia a Mare al centro di una vicenda paradossale.
E’ quanto sostiene il consigliere provinciale Antonio Praticಠche davanti al presidente ha presentato una proposta per la struttura. Praticಠevidenzia due importanti provvedimenti e, precisamente, la delibera della giunta regionale con cui è stato licenziato il Piano sanitario regionale, ora all’esame della competente commissione consiliare e la delibera del 14 luglio, adottata dal direttore generale dell’Asp di Cosenza.
I due documenti stabiliscono: «Che il presidio di Praia a Mare “viene mantenuto nelle funzioni ospedaliere per acuti, in considerazione della sua posizione periferica e di confine con la Basilicata, per evitare un aumento della migrazione extra regionale e per la significativa quota di ricoveri provenienti dalla Regioni limitrofe” che attualmente è pari al 14,1 per cento sul totale dei ricoveri.
 In contrasto con questa impostazione, in modo quanto meno contraddittorio ” secondo Praticಠ– l’Asp ha adottato provvedimenti di riorganizzazione quali la chiusura delle unità  operative di Ginecologia e Ostetricia e della Pediatria. Tali scelte, di fatto, indeboliscono l’ospedale di Praia a Mare che dovrebbe invece essere potenziato per le motivazioni

espresse sia dalla giunta regionale che dal direttore generale dell’Asp».
 Davanti al consiglio provinciale, Praticಠha sostenuto che il nosocomio praiese è una struttura assistenziale di elevata importanza perché in una

particolare posizione geografica, al confine della Calabria, e per la notevole presenza turistica in zona nella stagione estiva con conseguente importante incremento di richiesta di prestazioni sanitarie. Il presidio, secondo Praticà², riesce a contenere la migrazione sanitaria ed a garantire una significativa quota di ricoveri provenienti da altre regioni.
Attualmente è organizzato con letti in regime ordinario e in Day hospital distinti in: Area medica; chirurgica e materno-infantile. «Alle unità  operative complesse sono annessi servizi ambulatoriali specialistici che contribuiscono a contenere la degenza ordinaria attraverso azioni di prevenzione e followup, a ridurre la migrazione sanitaria extra regionale ed al tempo stesso costituiscono un importante motivo di attrattiva di utenti provenienti da altre regioni».
Ma ecco le proposte del consigliere provinciale: «L’istituzione di una unità  di assistenza cardiologica, per i pazienti affetti da patologie coronariche e per evitare trasferimenti spesso logisticamente “indaginosi” specie nella stagione estiva. L’attivazione di una unità  di Geriatria; il 40 per cento dell’utenza supera i 65 anni di età . L’ulteriore potenziamento delle attività  cliniche”specialistiche dedite alla prevenzione, diagnosi e cura delle patologie del metabolismo, dello stato di nutrizione e della aterosclerosi; nell’ottica della valutazione e stratificazione del rischio cardiocerebrovascolare».
Per metabolismo il consigliere provinciale intende patologie come: diabete, colesterolo, trigliceridi, obesità , trombosi, arteriopatie. Il rischio cardio-cerebrovascolare si riferisce a patologie come: il rischio di infarto e l’ictus. L’attivazione di una unità  di Neurologia con riferimento ad: ictus celebrale, parkinson, demenza senile, sclerosi multipla, alzheimer, epilessia). Una équipe multidisciplinare per la diagnostica ed il trattamento dei Disturbi del comportamento alimentare: anoressia, bulimia, malnutrizioni.
Il potenziamento delle attività  del modulo di gastroenterologia ed endoscopia digestiva con possibilità  di degenza. Ancora: il potenziamento dell’attività  oftalmologica integrata da attività  di chirurgia specialistica specifica; l’istituzione di una unità  di otorinolaringoiatria.
Una volta presentata la proposta, il consigliere provinciale Praticಠha invitato il presidente della Provincia, Mario Oliverio, a fare proprie le iniziative proposte e ad intervenire presso il presidente della giunta regionale affinché per l’ospedale di Praia a Mare non venga modificato quanto previsto nella bozza di Piano sanitario regionale. Praticà², chiede anche di «Intervenire presso i responsabili dell’Asp, a tutti i livelli, affinché procedano al ripristino delle attività  di ostetricia-ginecologia e pediatria».

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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