Telefonata del sindaco all’Inps di Cosenza. Risposta fredda
A breve Filomena dovrà anche subire un intervento ai piedi
DI ANDREA POLIZZO
PRAIA A MARE – Continua a far discutere la vicenda della famiglia Segnan. Ricorderete il caso della piccola Filomena, 15 anni, affetta sin dalla nascita da deficit cognitivo con disturbi del comportamento e destinataria di un sussidio economico d’accompagnamento.
Nonostante l’irreversibilità della patologia di Filomena, questo aiuto è stato sottoposto a rivedibilità triennale con non poche difficoltà per lei e la sua famiglia ad affrontare trasferte in treno a Cetraro, Diamante o Cosenza presso gli uffici preposti. A maggio scorso la famiglia Segnan si ritrova a confrontarsi nuovamente con la solita trafila burocratica tra visite fuori paese e, soprattutto, sospensione dell’erogazione del sussidio. Ad ottobre non vengono ancora contattati per la visita definitiva a Cosenza e decidono di raccontare la loro vicenda.
Nel frattempo si scopre che un decreto ministeriale del 2007 modifica la legge della rivedibilità stabilendone l’esenzione per determinati casi tra cui quello di Filomena. Lo sgomento per l’ingiusta sospensione colpisce i Segnan e l’opinione pubblica che della vicenda viene a coscienza dagli organi d’informazione, compresa una edizione del tg1 Rai.
Decisi a non arrendersi, Renato e Rosaria, i genitori della piccola, si rivolgono all’amministrazione comunale. Ma anche con questo intervento il muro di gomma della burocrazia sanitaria pare non volersi sbriciolare.
Nella mattinata dello scorso martedì Carlo Lomonaco, primo cittadino del comune di Praia a Mare, riceve i Segnan e contatta telefonicamente gli uffici dell’Inps di Cosenza per chiedere lumi. Il responsabile con cui il sindaco praiese viene messo in contatto fornisce una secca quanto fredda risposta che ci viene riportata da Alessandra Droghini, consigliere comunale con delega alle politiche sociali e alla famiglia.
“Al sindaco è stato risposto – spiega la Droghini – che esiste una lista di utenti da sottoporre a visita per la rivedibilità e che quando sarà il turno di Filomena i Segnan saranno convocati. Il non avere la percezione reale della situazione specifica di Filomena è stata addotta a giustificazione di tale posizione”.
A proposito della visita Renato Segnan aggiunge un particolare: “Poiché non è semplice spostarsi con Filomena a causa della sua condizione, oltre un mese fa abbiamo fatto richiesta di esercitare il diritto di una visita a domicilio ma non abbiamo avuto alcuna risposta”.
Resta comunque il fatto che tutto questo sarebbe evitabile se solo si applicasse correttamente la legge. A tal proposito la consigliere Droghini aggiunge: “L’ impressione avuta dalla telefonata è che la legge in questione, il decreto ministeriale, sia un campo inesplorato per Inps ed Asl, come se non ne fossero a conoscenza. Da parte dell’amministrazione comunale, oltre alla solidarietà, c’è la volontà di fornire il massimo appoggio alla famiglia Segnan, facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità. Speriamo inoltre che l’attenzione al caso di Filomena convinca a venire allo scoperto casi simili. Nella settimana prossima contatteremo nuovamente l’Inps per capire precisamente a che punto è la pratica di Filomena”.
Infine la madre di Filomena aggiunge un particolare. “A breve – spiega Rosaria – la piccola dovrà subire un intervento ad entrambi i piedi a causa delle deformazioni che le impediscono di camminare correttamente”.
L’operazione dovrà essere effettuata presso l’istituto ortopedico Rizzoli di Bologna e calcolando le spese mediche e di viaggio che attendono i Segnan la sospensione dell’indennità d’accompagnamento di Filomena suona come una punizione eccessivamente ingiusta.
o dal sud che dir si voglia
non ci credoconosco quella famiglia ed il disagio che hanno è notevole,ma che ci stanno a fare igovernatori del paese e una vergogna io mi vergogno di venire da praia quando sento ste cose passatevi la mano sulla coscenza