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Consiglio eolico da invalidare


La richiesta dai membri dell’opposizione
Querelle sul regolamento del consiglio

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DI ANDREA POLIZZO

 

TORTORA – I consiglieri Franco Chiappetta e Mario Montesano, leaders dell’opposizione, chiedono che venga invalidato il consiglio sull’eolico.

 

Lo scorso 10 febbraio, in segno di protesta contro l’orario di convocazione, la minoranza decise di disertare in blocco il consiglio straordinario. Ciò allo scopo di ottenerne il rinvio per mancanza del quorum.

 

La maggioranza tenne lo stesso il consiglio in questione ritenendo che per la validità della seduta fossero sufficienti un terzo dei consiglieri. Nelle ore immediatamente successive, la minoranza fece notare che il numero legale, in prima convocazione, si ha con la presenza di almeno metà dei consiglieri senza contare il sindaco.

 

Il quorum sarebbe dunque di 8 consiglieri mentre la mattina del 10 febbraio in sala consiliare erano presenti il sindaco e 7 consiglieri di maggioranza.

 

Nella mattinata di lunedì scorso Montesano e Chiappetta si sono recati presso il segretario del comune di Tortora presentando i riferimenti normativi per chiarire la vicenda.

 

“L’articolo 273 del DL 267/2000 – ha spiegato Montesano – che fa riferimento al RD 148/1915, dispone che si applichi detta legge in materia di regolamentazione dei consigli comunali fino all’adozione delle modifiche regolamentari e statuarie comunali. Ad oggi sono state approvate solo le modifiche statuarie con delibera 25 del 5 giugno 2006 e non anche le modifiche del regolamento.

 

Per cui – prosegue il consigliere di minoranza – bisogna fare riferimento all’articolo 127 del Decreto regio citato che prevede per le sedute in prima convocazione, quale era quella del 10 febbraio, un numero legale costituito dal ameno la metà dei consiglieri. Chi di dovere non ha fatto il suo dovere. Il sindaco, il presidente del consiglio ed il segretario comunale fanno i “furbetti di quartiere” danneggiando la popolazione cui forniscono cattivi esempi”.

 

Chiappetta è dello stesso avviso. “Abbiamo chiesto una risposta – afferma il membro dell’opposizione – in tempi brevi e ci riserviamo di portare la questione davanti al giudice ordinario. L’opzione della seconda convocazione di un consiglio è a tutela del diritto di partecipazione al consiglio. Aver forzato le leggi tenendo un consiglio invalido nella sua prima convocazione costituisce uno stravolgimento della democrazia”.

 

I consiglieri hanno anche dichiarato di aver sottoposto la questione al Prefetto chiedendo che venga invalidato il consiglio del 10 febbraio e che si pronunci in merito alle regole che vigono sul numero legale.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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