Il parere del Prefetto: consigli invalidi

M. Fallica risponde così alla richiesta dell’opposizione

Il funzionario pubblico sposa la tesi della minoranza

DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – Gli ultimi due consigli comunali svolti nel comune di Tortora sono da ritenersi invalidi.

Questo, in sostanza, il parere fornito dal prefetto di Cosenza, Melchiorre Fallica, alla richiesta fatta in febbraio dall’opposizione sul quorum necessario per la validità delle sedute del consiglio comunale.

Il funzionario pubblico ha sottoposto la questione direttamente al Ministero dell’Interno che “a fronte di un quesito simile – si legge nel parere della prefettura –, con parere del 6 giugno 2006, si è pronunciato nel senso che le previsioni di cui all’articolo 127 del Testo unico n. 148/1915, richiamate dall’articolo 273 comma 6 del “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” (Tuoel) n. 267/2000, siano tuttora vincolanti per l’ente locale, fino a quando non interverrà il prescritto adeguamento alle previsioni contemplate dall’articolo 38 comma 2 del menzionato Tuoel n. 267/2000”.

La normativa richiamata stabilisce che, nel caso in cui l’ente non adotti modifiche del regolamento e dello statuto comunale, il numero legale di un consiglio comunale, in prima convocazione, si ha con la presenza di almeno metà dei consiglieri senza contare il sindaco. Ad oggi, il comune di Tortora ha approvato solo le modifiche statuarie, con delibera 25 del 5 giugno 2006, e non anche le modifiche del regolamento.

Il parere del prefetto di Cosenza, pur concludendosi con la riserva di ulteriori comunicazioni, sposa la tesi sostenuta dall’opposizione nella disputa nata in seguito al consiglio straordinario sull’eolico dello scorso 10 febbraio. In quell’occasione, in sala consiliare, erano presenti solo il sindaco e 7 consiglieri di maggioranza in quanto l’opposizione aveva deciso di disertare la seduta. Lo stesso è successo nel consiglio del 3 marzo in cui venne designato il revisore dei conti unico.

Mario Montesano, uno dei capogruppo dell’opposizione, spiega quali sono le conseguenze del parere del prefetto di Cosenza: “Il segretario comunale – ha dichiarato – deve revocare le delibere approvate negli ultimi due consigli comunali, in quanto illegittime, e il presidente del consiglio comunale, Angelo Maceri, deve riconvocarli entrambi per permettere al consiglio di esprimersi in una condizione di validità”.

In realtà la vicenda riporta allo scoperto l’anomalia del consiglio comunale tortorese dove, causa l’impedimento del consigliere Aldo Iorio, vige una condizione di perfetta parità tra i due schieramenti.

“Silvestri – dichiara Montesano – non ha una maggioranza, ne prenda atto. Il consiglio deve dimettersi in blocco e la popolazione deve andare alle urne”.

A tal proposito, per il comune di Tortora, si profila il rischio commissariamento per almeno un anno. Se infatti le dimissioni non giungeranno in tempo utile alla formazione delle liste elettorali, non si potrà andare al voto alla tornata elettorale prevista per il prossimo giugno.

“Il termine – spiega Montesano – scade circa 50 giorni prima delle elezioni. Se sarà commissariamento, la responsabilità cadrà interamente sulla testa di questa maggioranza guidata da Giuseppe Silvestri”.

Anche Carmine Lapetina, consigliere di minoranza, è dello stesso avviso. “In noi dell’opposizione – ha detto – si rafforza il concetto che è inutile far aspettare la popolazione tortorese per esprimere un voto e dunque un governo. Lo stallo che vive il consiglio si traduce nello stallo dell’intero paese”.

Entro la fine del mese di marzo, il consiglio comunale è chiamato alla prova del nove dell’approvazione del bilancio di previsione. Allo stato attuale appare difficile che la giunta Silvestri riesca a superare questo ostacolo.