Le associazioni chiedono più chiarezza
DI MARTINO CIANO
(da Il Domani di Calabria)
TORTORA – Con un incontro informale e molto sui generis le associazioni Apica, Aspis, Associazione primo Maggio, Api, Associazione Pignata Antica, Associazione Ulivo, Associazione Arianna e le pro loco di Praia a Mare ed Aieta si dichiarano favorevoli ad appoggiare qualsiasi progetto che sviluppi fonti d’energia rinnovabili sul territorio a patto che ogni punto e ogni elemento di fattibilità posto in essere sia chiaro e comprensivo a tutti.
Questa remora viene sottolineata dai presenti affinché la base sociale e solidale, che ingloba anche la responsabilità d’ogni associazione di tutelare la società e il territorio sul quale opera, non venga meno. L’incontro sollecitato e tecnicamente svolto dall’ingegnere Giampiero Ponzi ha avuto come tema centrale la discussione inerente la fattibilità del Parco Eolico.
Il dibattito attorno alla proposta, rifiutata in seduta di consiglio comunale del 10 febbraio scorso, si è riaperto all’indomani della risposta ricevuta da parte del Ministero degli Interni che ha sentenziato in via definitiva l’illegittimità dei consigli comunali finora tenuti dall’amministrazione Silvestri in quanto il quorum minimo di 9 consiglieri non è stato rispettato. Con ciò tutte le delibere finora formulate nelle sedute di consiglio sono da considerarsi non valide. Questo permetterà di portare nuovamente in consiglio il progetto precedentemente bocciato.
Tuttavia le remore dimostrate da parte delle associazioni non sono rivolte al progetto in sé, ma ad alcuni punti cruciali che non esplicano chiaramente il reale grado di fattibilità dell’opera. Per alcuni il guadagno tanto acclamato non è certo ed è frutto di una stima che facilmente potrebbe crollare, inoltre l’impiego di tali derivati non è stato chiarito.
Per questo motivo dall’incontro è scaturito il seguente verdetto: le associazioni si dichiarano favorevoli ad appoggiare e a sensibilizzare con i propri mezzi progetti nei quali si parli di energia pulita e fonti rinnovabili a patto che tutti i punti in discussione siano chiari e trasparenti. Nel caso specifico il progetto non può ricevere l’appoggio incondizionato e cieco delle associazioni, se non a seguito di ulteriori studi e chiarimenti.