Conclusi i festeggiamenti all’insegna della religiosità e dello spettacolo

Tre giorni di appuntamenti organizzati dal Comitato feste e dal comune
DI ANDREA POLIZZO
TORTORA – Con la tradizionale processione si sono conclusi i festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie di Tortora, che hanno visto la partecipazione di numerosi fedeli tra residenti e turisti.
Le celebrazioni sono state organizzate dal Comitato feste e dall’amministrazione comunale. Numerosi gli eventi organizzati da un gruppo di devoti cittadini che si sono svolti durante i tre giorni della manifestazione. Dalla rappresentazione teatrale di venerdì 24 al concerto di Drupi del giorno successivo, svoltosi nella piazza proprio recentemente intitolata alla Vergine.
Domenica 26, la suggestiva processione guidata dalla banda “San Francesco” di Paola e accompagnata da alcune cinte votive trasportate da fedeli. La statua della Madonna, portata a spalla, partendo dalla chiesa di Santo Stefano, in località Poiarelli, ha percorso le strade cittadine fino a piazza Stella maris, dove don Francesco La Marca ha celebrato la messa all’aperto.
“È una devozione forte – racconta il parroco – quella che da più di sessanta anni invoglia i fedeli a celebrare la Madonna delle Grazie. La statua venne acquistata nel ’44 per decisione dei capifamiglia del piccolo borgo di Poiarelli perché, a quei tempi, non era semplice raggiungere il centro storico o Praia a Mare per partecipare alle cerimonie religiose”.
Al termine del rito religioso in piazza, la processione ha riaccompagnato la Madonnina nella sua allocazione originaria: una piccola cappelletta in località Poiarelli, situata all’interno della struttura di recupero per tossicodipendenti, l’Ulivo. Qui, accompagnata dalle salve dei fuochi d’artificio, i fedeli hanno riposto la statua.

Un grande plauso al Comitato Festa della Madonna delle Grazie per aver realizzato una Festa fuori del comune sfidando anche quelle cariche religiose che dall’anno scorso avevano minacciato la non realizzazione della manifestazione per alcuni aspetti che non rientravano nei suoi schemi e che al contrario lasciano molto soddisfatta la popolazione tortorese ora capace di riscoprire in questa festa una parte della sua ricchezza religiosa e folkloristica.