Danni e disagi a Tortora dalla mareggiata di inizio anno
Allagamenti per strade ed edifici, lungomare insabbiato
DI ANDREA POLIZZO
TORTORA – Il mare colpisce ancora. La mareggiata abbattutasi sulla costa tirrenica nella notte tra il primo ed il due gennaio ha provocato danni e disagi Tortora.
Nella mattinata di sabato, al risveglio, per gli abitanti del quartiere Marina scene ormai consuete: strade, marciapiedi, parcheggi, e lungomare allagati o invasi dalla sabbia e dai detriti di ogni genere trasportati dalle onde.
Al lavoro anche i Vigili del fuoco. Il loro intervento si è reso necessario per aspirare con pompe idrovore l’acqua che ha allagato il piano terra di un abitazione privata nei pressi di Stella Maris. Entrati in azione alle 10 e 30 del mattino, gli uomini della stazione di Scalea sono stati impegnati nelle operazioni fino al primo pomeriggio.
A pochi metri di distanza, acqua alta anche nel parcheggio pubblico della piazza, adiacente a via Guarasci. Quanto alle traverse che sboccano sul Lungomare colonnello Francesco Sirimarco, è stato necessario chiudere al traffico le vie Pucci, Cilea e Preti mentre altre arterie cittadine come la Sirimarco e la De Gasperi erano percorribili con difficoltà.
Danni leggeri si sono registrati ad una struttura balneare in muratura. Saranno da quantificare, invece, quelli arrecati ai lavori di ripascimento dell’arenile tortorese. L’opera pubblica è stata affidata allo studio tecnico Cantisani di Maratea dalla amministrazione Silvestri, recentemente caduta. I lavori sono iniziati ad ottobre e non sono stati ancora completati.
Quando le onde si calmeranno, bisognerà valutare quanti metri di spiaggia recuperata fino ad oggi sono andati persi oltre ai danni provocati dalla rottura di alcuni dei sacchi da utilizzare per le barriere di protezione in acqua e che erano stati ammassati sulla spiaggia.
A tal proposito, colpisce la singolare forma di protesta messa in atto da alcuni cittadini che, evidentemente insoddisfatti dell’andamento dell’opera di ricostruzione e messa in sicurezza della costa tortorese, hanno deciso di appendere sui rami degli alberi del lungomare i sacchi bianchi rotti e svuotati della sabbia.
Infine, come di consuetudine, nella mattinata il lungomare tortorese era popolato di curiosi, molti dei quali armati di video e fotocamere, per lo spettacolo distruttivo della natura.
Molti, osservando l’impatto dei cavalloni contro la massicciata della passeggiata, si sono chiesti fino a quando l’ostacolo artificiale riuscirà a proteggere le abitazioni dalla furia del mare.