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Calcio, a Tortora nasce il “Cat”

Attorno al Tortora nasce il Comprensorio Alto Tirreno
Franco Gentile: “È solo un cambio di denominazione”

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DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – “Si tratta soltanto di un cambio di denominazione. Invece che Ssd Tortora si chiamerà Ssd Comprensorio Alto Tirreno”.

Franco Gentile (foto), vicepresidente della società calcistica tortorese, annuncia così le importanti novità previste nell’ambito del calcio cittadino. Una nuova squadra, dunque, sorge attorno al Tortora nell’area geografica che comprende anche i Comuni confinanti di Praia e Aieta.

“Questo progetto – spiega il dirigente – nasce soprattutto da una aggregazione di persone che amano il calcio per abbracciare più realtà calcistiche del circondario. Non è una fusione – precisa Gentile – perché nessun’altra società sportiva è coinvolta in questo progetto ma – aggiunge – solo imprenditori dei tre comuni”.

Sin dalle prime indiscrezioni circolate sul Cat si sono registrati cori di adesione ma anche critiche. Tra queste, l’eventualità che allo storico Umberto Nappi, home calcistica dei tortoresi da oltre quarant’anni, non si giochino più le gare casalinghe.

“Questa – spiega Franco Gentile – è solo una delle ipotesi. Le stiamo vagliando tutte. Se l’impianto comunale – prosegue il vicepresidente – viene sistemato, anche solo per la parte riguardante il terreno di gioco, gli spogliatoi e l’illuminazione, noi siamo disposti a non traslocare. In caso contrario c’è la concreta possibilità di rimanere per gli allenamenti, ma di giocare al Mario Tedesco di Praia a Mare”.

Ciò che però sembra bruciare di più nell’orgoglio dei tifosi del Tortora è la scomparsa della denominazione originaria.

“Formalmente – conferma Gentile – il nome Tortora scompare. Però – aggiunge – è una società che a Tortora conserva la sede, oltre al numero di matricola e l’anzianità sportiva. Noi speriamo di poter anche continuare a giocare a Tortora”.

L’eventualità di trasferimento al Tedesco per le gare casalinghe del campionato di Promozione è dettata principalmente da fattori economici. L’impianto praiese, infatti, potrebbe garantire quegli incassi ai botteghini che al Nappi sono una semplice chimera, data la disaffezione del tifo tortorese registrata a dispetto degli ottimi risultati conseguiti nelle ultime stagioni.

“L’affluenza del pubblico – conferma infatti il dirigente tortorese – è stata una delle nostre carenze. Sia per i mancati incassi ma, soprattutto, per il mancato incitamento ai ragazzi. Abbiamo giocato sempre da soli – conclude Gentile – senza alcun supporto morale né economico”.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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