Home / COMUNI / TORTORA / Tortora, Chiappetta: “I canili sono pieni”

Tortora, Chiappetta: “I canili sono pieni”


Problema randagismo, secondo Chiappetta soluzione difficile
Continuano le segnalazioni sulle mute di randagi per le strade

mary ristorante pizzeria santa maria del cedro calabria

DI MARTINO CIANO

TORTORA – Continua a preoccupare a Tortora il problema randagismo. Altre segnalazioni sono giunte da parte dei residenti e dei commercianti di Corso Aldo Moro e Piazza Stella Maris, che hanno manifestato preoccupazione per la propria incolumità e soprattutto per quella dei propri figli.

“Sono veri e propri branchi che si spostano in continuazione – spiegano alcuni residenti – e che assumono comportamenti aggressivi. Strappano buste della spazzatura in cerca di cibo, e il loro continuo abbaiare fino alle cinque del mattino non ci regala notti allegre”.

Il problema, sempre secondo le testimonianze raccolte, è imputabile anche all’inciviltà di alcuni cittadini che abbandonano il proprio fido, non curandolo o addirittura non riconoscendolo come proprio. Inoltre sui marciapiedi viene abbandonato del cibo che rende nelle ore notturne alcuni punti come Via Leone, una delle tante traverse di Corso Aldo Moro, luoghi di bivacco. Le conseguenze sono facili da immaginare: strade ostruite, circolazione resa impraticabile o poco sicura.

Dal canto suo l’assessore all’Ambiente del Comune di Tortora, Franco Chiappetta spiega che “Il problema non è semplice e nonostante tutto un primo programma di sterilizzazione è già stato avviato. Ma la realtà dei fatti non può essere cambiata – conclude amaramente l’esponente di maggioranza – i canili sono pieni ed anche se raccogliessimo fino all’ultimo randagio non sapremmo dove metterli”.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

Check Also

Francesco Prisco omicidio tortora

Francesco Prisco, due anni dopo la morte: messa e torneo in sua memoria a Tortora

Il 27 febbraio 2025 Tortora ricorda Francesco Prisco con una cerimonia religiosa e un torneo …

5 comments

  1. Buonasera,
    ho scritto un commento sul problema dei rifiuti qualche decina di giorni fa,nessuna risposta, riscrivo un commento su questo argomento oggi, pressapoco ribadendo lo stesso concetto, si possono trovare soluzioni per problemi comuni se si ha l’umiltà di confrontarsi, perchè a mio avviso non occorre esperienza politica per amministrare certe problematiche.
    Esperienza politica che Chiappetta il sindaco Lamboglia e tutta la sua formazione politica sbandierava di avere, tanto da improntare la propria campagna elettorale proprio sulla soluzione di problematiche come il randagismo e i rifiuti.Ricordate lo spot pubblicitario?
    Certo avere le ammissioni degli amministratori di non riuscire a risolvere tutto ciò non deve essere una grande gratificazioni per tutti quegli elettori che hanno dato il loro consenso a Impegno Comune, d’altronde come si diceva quando ad amministrare era Silvestri e la sua giunta ” i tortoresi questo si meritano”. Invito comunque i politici che stanno all’opposizione di portare avanti una politica del confronto che è poi il vero tallone d’achille per chi vuole tenere le cose del Comune lontano dai cittadini. Meno si sa meglio è.
    Un saluto Luigi

  2. Dato che in famiglia amiamo gli animali, nei mesi scorsi abbiamo più volte dato cibo ai randagi che stazionavano davanti a casa nostra, ma……… siamo stati rimproverati aspramente. Allora che si fa? Maria37

  3. Occorre premettere che il problema del randagismo esiste in tutta Italia e, pertanto, non è un’esclusiva tortorese. Non dobbiamo, inoltre, dimenticare che la causa del randagismo è da ricercarsi quasi esclusivamente nell’abbandono dei cani da parte degli uomini.
    Premesso questo e facendo presente che la responsabilità per eventuali danni a persone o cose sarebbe da ascrivere all’amministrazione comunale, è necessario ricercare e suggerire le soluzioni più appropriate.
    Mi permetto di riportare, seppur in sintesi, quanto l’amministrazione comunale di Melendugno, comune del Salento in provincia di Lecce, ha affisso quest’estate per le strade del territorio di sua competenza; sostanzialmente era affisso quanto di seguito: “… premesso che esiste il problema del randagismo … che è inutile ed eccessivamente oneroso trasportare e rinchiudere i cani nei canili … che tra l’altro significherebbe condannare i cani ad una sorta di ergastolo e sofferenze inconcepibili … che i cani diventano aggressivi quando sono assetati ed affamati … Tanto premesso … si invitano i cittadini a lasciare innanzi alla propria abitazione quotidianamente una ciotola per l’acqua ed il cibo …”.
    Altra soluzione, seppur da me non condivisa, potrebbe essere una semplice campagna di sterilizzazione; la soluzione che personalmente cercherei di portare avanti è quella dell’adozione dei cani randagi.
    Lanciamo, tutti insieme, una campagna di adozione dei cani randagi:
    ADOTTA UN CANE RANDAGIO! TI DARA’ AMORE PER LA VITA SENZA CHIEDERE NULLA IN CAMBIO!

  4. Porto sempre nel mio cuore un’immagine di due anni fa. Una sera di Ottobre passando per la Via Panomarica al Porto trovai un caro amico, Domenico Bardella, mentre dava da mangiare ad una ventina di cani randagi. Oltre a sfamarli gli dava anche medicine per curare quelli ammalati. Questo faceva ogni giorno lì e nelle zone limitrofe all’ex Marlane. Quell’uomo aveva capito la politica per prevenire gli assalti dei randagi. Mi spiegò che da solo non ce la faceva perchè quell’opera gli costava molto e che aveva chiesto contributi economici anche al Comune senza averne avuti esiti positivi. Mi colpì l’amore con il quale compiva quel gesto. Trovava in quei cani i suoi amici. Neanche un mese fa questo grande signore scomparve a causa di un tumore. I cani oggi sono aumentati, vagano in cerca di cibo, di accoglienza e il problema incombe. Ognuno scarica la responsabilità e il compito sull’altro. Le istituzioni non pensano al ricovero dei randagi, nessuno si preoccupa di dargli da mangiare, sempre più uomini abbandonano i loro animali i quali a loro volta si accoppiano…e da questo ne risulta che l’uomo a volte è più bestia degli animali!!

  5. Antonio Maiolino

    Se il problema del randagismo è un problema serio e da risolvere nel più breve tempo possibile onde evitare storie di cronaca nera, propongo un suggerimento all’attuale amministrazione comunale. Come si evince dalle parole dell’Ass. all’ambiente Chiappetta, “i canili sono pieni”, potrebbe trovarsi una soluzione in casa. Mi spiego meglio…perchè non convocare un consiglio comunale monotematico ed invitare i cittadini tortoresi (sempre chi ne fosse interessato) all’apertura di un’attività di canile incentivando tali persone nell’apertura e nei costi di gestione….COME PER DIRE DUE PICCIONI CON UNA FAVA, problema risolto e sviluppo occupazionale per qualche tortorese…..