L’annuncio dell’assessore Chiappetta in Consiglio comunale
Si pensa alla rotazione in canile ma la Giunta chiede tempo
DI ANDREA POLIZZO
TORTORA – “Non sarà di certo una soluzione di breve termine per quella che riteniamo una vera e propria piaga, ma ci stiamo lavorando”.
Così, sul problema del randagismo nel Comune di Tortora, si è espresso l’assessore all’Ambiente Franco Chiappetta (foto) nel corso del Consiglio comunale.
Chiappetta ha inoltre fatto sapere che in questi giorni si sta lavorando al ripristino dell’anagrafe canina tenuta presso i competenti uffici dell’Asp di Praia a Mare e che le soluzioni restano comunque difficili per gli alti costi legati alla gestione del problema e per la saturazione dei canili con cui il Comune è convenzionato.
“Non escludiamo – ha poi detto Chiappetta – di tentare la strada della rotazione in canile: ovvero liberare gli animali già sterilizzati, e quindi meno aggressivi, per fare posto ai tanti randagi che invadono le strade del nostro Comune. Una soluzione – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente – che richiede comunque del tempo”.
Una cosa molto utile sarebbe quella di attuare delle apposite campagne per fare in modo che le persone aiutino con adozioni e donazioni i canili. Quella di fare la rotazione è una pessima idea: infatti se si rimane un attimo a pensare, i cani nel canile, seppur stretti e affollati, possono comunque contare su una ciotola di cibo, di acqua e sotto un riparo dove poter riposare: è inutile toglierli dalla strada per poi rimetterli in strada, penso che sia ancora di piu motivo di offesa e di mancanza di dignità da parte dei cani stessi. La sterilizzazione di tutti i cani randagi sarebbe l’ideale se non è possibile poterli affidare a dei canili, inoltre molti paesi hanno dato dei contributi anche non di natura economica a tutte quelle persone che collaboravano per attenuare questo problema. Infine sarebbe necessario l’obbligatorietà dei microchip per tutti i cani, in modo che si riesca piu facilmente che il tatuaggio ad arrivare al padrone e così denunciarlo per abbandono o maltrattamento.