Ospedale di Praia, Papa: “Per noi non si tocca”

Dura replica del commissario provinciale Mpa ai giornali
Titoli errati ci danno favorevoli alla riconversione: falso!

DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – È un Raffaele Papa adirato quello che impugna la penna per replicare a quanto accaduto nei giorni scorsi su “un giornale a tiratura regionale” reo, secondo il commissario dell’Mpa di Cosenza di avergli attribuito un parere favorevole sulla riconversione del nosocomio praiese.

“Niente di più falso! – sbotta Papa che aggiunge – E’ in atto, in questi giorni, una assurda ed incredibile strumentalizzazione che ha il sapore squallido della volgarità. Tutti conoscono la posizione assunta  dall’Mpa a livello provinciale e da me stesso, che nella provincia di Cosenza lo rappresento”.

Nello scritto di Raffaele Papa, la speranza che si tratti semplicemente di una “errata interpretazione” delle sue parole da parte del quotidiano e parla di “titolo improvvido” scollegato dall’effettivo contenuto dell’articolo.

Poi, difende l’operato della sua formazione politica pro-ospedale di Praia a Mare e a favore della sanità calabrese in generale.

“Siamo stati tra i primi – ricorda Papa – a prendere posizione nel dire no allo smantellamento dei presidi ospedalieri di Praia A Mare e Cariati e questo è avvenuto nel silenzio di tante forze sociali e politiche, forse colpevoli di aver contribuito all’attuale totale sfascio e dissesto della sanità calabrese”.

Nel suo scritto, Papa, prima di richiamare al necessario dialogo, si scaglia ancora contro raccomandazioni e interessi particolari ritenuti causa dei mali della sanità regionale e rivendica ancora una volta la difesa del diritto di tutti alla buona sanità pubblica contro la politica degli sprechi.

“Per tutto quanto espresso – conclude Papa – ribadiamo che per noi l’ospedale di Praia a Mare non si tocca. Anzi, va ancora migliorato e rafforzato. E’ dovere di tutti far sentire forte la voce dell’alto tirreno cosentino, da sempre trascurato e perennemente  fuori dai circuiti dei poteri centrali, sempre più defraudato ed impoverito. La periferia ha gli stessi diritti di ogni e qualsiasi centro, dobbiamo essere tutti a farli valere ed imporli. Noi ci saremo sempre, ieri, oggi, domani; altri non ci sono stati e seppur visti pare siano svaniti”.