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Processo Marlane: “Tutti a giudizio”

La sentenza del Gup Salvatore Carpino nel processo Marlane
Tutti a giudizio i 14 indagati e per tutti gli otto capi di accusa

bigmat fratelli crusco grisolia

DI ANDREA POLIZZO

PAOLA – Rinvio a giudizio per tutti e 14 gli indagati e conferma di tutti gli 8 capi di accusa. Questa la sentenza del Gup di Paola, Salvatore Carpino, al termine dell’udienza preliminare del processo Marlane.

Dal dibattimento sono state eliminate le posizioni di alcune delle vittime per prescrizione dei reati contestati.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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One comment

  1. Su questo blog e su altri si parla tanto di “MARLANE” o “ex MARLANE”, per tanti argomenti.
    Un fiume di inchiostro e tante opinioni a torto o a ragione, molte sono serie e alcune sono scritte tanto per scrivere o “tanto pè cantà, pè fa qualcosa”, come canticchiava l’indimenticabile Nino Manfredi.
    Qualche giorno fa letto sul Corriere Fiorentino it on line: http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/economia/2010/12-luglio-2010/gli-operai-comprano-azienda-1703366092183.shtml

    un articolo intitolato: “Gli operai comprano l’azienda e la salvano dalla chiusura: “Torna a vivere la Bulleri brevetti di Cascina, l’azienda di macchinari messa in liquidazione pur avendo 6 milioni di commesse, e salvata da una cooperativa di dipendenti”.
    “Un anno e mezzo di lotta per cercare di far capire alle istituzioni e alle banche che la loro azienda era sana e poteva continuare a vivere”.

    E poi l’articolo continua ed integralmente può essere letto sul sito indicato.
    Ora mi chiedo anche a Praia e a Tortora e nei comuni viciniori tanti anni di lotta per cercare di far capire che l’azienda “MARLANE” o “ex MARLANE” poteva continuare a vivere e qualcuno lo ha impedito, e non ricorrere quindi alla cassa integrazione e/o mobilità.
    Ora dico ma si può seguire l’esempio dei lavoratori della “Bulleri Brevetti di Cascina (Pisa)”?
    Idea di formare una cooperativa e produrre “pantaloni”, “maglie” e “vestiti” in genere, insomma “tessili”, chissà il passo potrà essere breve?
    Allora i lavoratori della “MARLANE” o “ex MARLANE” che non si sono mai arresi al destino tracciato da altri e che hanno sempre creduto nella loro professionalità potranno riaccendere la speranza di poter ricominciare a vivere in una fabbrica che vantava oltre 50 anni di storia.
    Allora tutti insieme: lavoratori e non, forze sindacali, Comune di Praia a Mare, Tortora, Aieta, San Nicola Arcella, Scalea e altri viciniori, Istituzioni: Provincia di Cosenza, Regione Calabria e Governo Centrale, Banche, affrontiamo insieme la sfida di “RICOMINCIARE” e magari convertire la “MARLANE” o “ex MARLANE” in “COOPTESSILPRAIA” o altro nome migliore di questo proposto.
    Spero la mia non sia “UN’ UTOPIA”, proviamoci.
    Un saluto a tutti.
    Franco Guerrera da Tortora.