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Tortora, l’archeologia si mostra a Paestum

Tortora parteciperà alla borsa del turismo Archeologico a Paestum
Appuntamento mondiale dedicato alla promozione dell’archeologia

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DI ELISA SELVAGGI

TORTORA – Il  Comune di Tortora parteciperà,  in qualità di ospite nello stand della Provincia di Cosenza, alla tredicesima edizione della “Borsa mediterranea del turismo archeologico” di Paestum, in programma dal 18 al 21 novembre nell’area fieristica dell’antica città.

Evento di forte richiamo internazionale e unico appuntamento mondiale dedicato alla promozione dei siti a destinazione archeologica.

In concomitanza con tale evento l’amministrazione comunale, ha organizzato per sabato 20 novembre, un convegno dal titolo “Archeologia e territorio. Greci e indigeni alla foce del Noce: venti anni di scoperte, un bilancio delle conoscenze e nuove prospettive di ricerca”.

L’incontro costituisce l’occasione per fare un punto delle conoscenze archeologiche provenienti dal territorio e per pianificare una imminente ripresa delle indagini che possano portare, in tempi brevi, alla realizzazione del parco archeologico di Blanda sul colle Palécastro.

Il territorio comunale di Tortora è interessato da quasi un ventennio da intense ricerche archeologiche condotte dalla soprintendenza per i beni archeologici della Calabria affiancata da altri enti e istituti di ricerca, quali la soprintendenza speciale al museo “Pigorini” di Roma, le università di Cosenza e di Pisa e dall’Università di Messina.

Gli scavi hanno consentito una puntuale ricostruzione della storia degli insediamenti nell’area dalle epoche più antiche, documentate dai reperti del paleolitico superiore nella zona di Rosaneto e nelle grotte di Torre Nave e Fiumarella, sino alle importanti fasi indigeno-enotrie, testimoniate dalle ricche necropoli, e alla definitiva occupazione dell’area, prima da parte dei Lucani e poi dei Romani, di cui restano importanti vestigia come il mausoleo di contrada Pergolo e i resti della città di Blanda sulla collina del Palécastro.

Il sito è tra i più conosciuti e studiati della Calabria, oggetto di divulgazione attraverso mostre, pubblicazioni e convegni scientifici.

All’incontro interverranno con relazioni scientifiche Gioacchino Francesco La Torre dell’Università di Messina, Fabrizio Mollo Gregorio Aversa, attuale responsabile di zona della soprintendenza per i beni archeologici della Calabria.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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3 comments

  1. Ebbene si Andrea, Tortora parteciperà a Paestum alla
    XIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, e non a Pompei come distrattamente ho scritto ieri sera, appunto da oggi 18 al 21 Novembre. A Paestum, quindi, numerose saranno le iniziative per la promozione e la conoscenza del patrimonio storico ed archeologico.
    Però mi sia consentito dire che nel manifesto della Provincia di Cosenza, prelevato da: http://www.provincia.cosenza.it/portale/portaltemplates/view/view.cfm?2969,
    non si fa riferimento a Tortora ovvero a Blanda ma ad altri siti, esempio: Amantea per “la scoperta di Themesa” seppur essa “validissima”. Personalmente avrei voluto, e penso anche tanti altri tortoresi, che si annunciasse nel “manifesto” provinciale anche ad un cenno di “Blanda”. Comunque di Tortora e Blanda se ne parlerà sabato 20 novembre 2010 alle Ore 17,30 nella Sala Consiliare di Via Panoramica al Porto, al convegno organizzato dall’Amministrazione Comunale di Tortora, sul tema: “ARCHEOLOGIA E TERRITORIO – Greci e Indigeni alla foce del Noce – Venti anni di scoperte: un bilancio delle conoscenze e nuove prospettive di ricerca”.
    Franco Guerrera. 18/11/2010.

  2. Essere presenti alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum è un primo passo di significativo valore simbolico. Perché, allora, non pensare di affiancare a questa prima ed interessante iniziativa anche una successiva e complementare struttura museale di tipo virtuale? L’idea non è originale, però potrebbe liberare il museo reale dalle fattezze di luogo confinato e destinato alla conservazione statica di reperti ed aprirlo al ben più ampio scenario della comunicazione interattiva delle pagine web.

  3. Ringrazio la collega Elisa Selvaggi per la concessione di questo servizio sull’archeologia tortorese. La versione video la trovate a questo link: clicca qui. il Gestore, Andrea Polizzo