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Tortora, l’amministrazione è cauta sulla piazza a don Ciccio

Prudenza dell’amministrazione sull’iniziativa “Una piazza per don Ciccio”
Lamboglia: “È positiva ma partita da blog non da referendum. Vedremo”

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DI ANDREA POLIZZOTORTORA – “L’iniziativa scaturisce da un blog e non di certo da un referendum. Per questo diamo tempo al tempo sulla proposta che ci sembra comunque positiva”.

Pasquale Lamboglia, sindaco del Comune di Tortora, risponde così sollecitato a dare un opinione sulla proposta partita da blogtortora.it per dedicare la piazza comunemente denominata Stella Maris a don Francesco La Marca.

“Una piazza per don Ciccio” è il titolo dell’iniziativa scaturita dal sito di infopinione tortorese e avanzata dagli utenti. La gestione del sito ha raccolto la proposta e l’ha anche supportata proponendo ai lettori di partecipare ad un sondaggio. Gli esiti dell’indagine sono stati ampiamente a favore di questa iniziativa e i risultati del sondaggio oltre alle testimonianze scritte degli utenti sono stati allegati alla domanda di intitolazione protocollata presso l’ente tortorese.

Anche la locale emittente televisiva, Rete 3 Digiesse, ha effettuato una ricognizione tra l’opinione dei tortoresi trovando un particolare favore all’iniziativa.

Proprio ai microfoni di Rete 3 il sindaco Lamboglia ha rilasciato le dichiarazioni di apprezzamento della proposta improntate però alla cautela.

“Non c’è dubbio – ha detto Lamboglia – che la figura di don Ciccio meriti un riconoscimento alla memoria. Ma – ha aggiunto – può trattarsi di una piazza, di una strada o di altro. Questo lo vedremo – ha concluso – quando ne parleremo in Giunta”.

Sempre dai microfoni della locale televisione, i cittadini di Tortora che si sono espressi favorevolmente hanno anche sottolineato alcuni elementi essenziali a favore dell’intitolazione di Stella Maris a don Francesco La Marca.

In particolare, l’aver speso molti anni ed energie personali per l’erezione della Chiesa da cui la piazza mutua il nome nel quartiere Marina di Tortora. Ma anche gli aspetti della natura propria dell’uomo e del parroco, sempre attento verso le esigenze e le problematiche dei fedeli e in particolare dei giovani. Proprio alcuni ragazzi intervistati hanno ricordato come don Ciccio avesse avvicinato tutti alla chiesa e come fosse prodigo di consigli utili.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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7 comments

  1. Si sta facendo un processo senza conoscere le intenzioni dell’interessato. Don Ciccio non ha nulla che lo lega alla Piazza Stella Maris. E per dirla tutta, non è nemmeno la struttura che egli immaginava. Sognava una piazza che fosse a misura di bambini, di collegamento con il vicino oratorio. Don Ciccio non si interessava di piazze o di strade, ma curava i bisogni spirituali, ma sopratutto materiali della gente. Se proprio vogliamo dare un riconoscimento al Parroco intitoliamogli la Chiesa. Quella sì che è una sua totale creatura. Fatta con sacrifici, con rinunce, con impegno. Sicuramente apprezzerà molto di più.
    Biagio Iorio 49

  2. Franco Guerrera

    Ciao Franco (Francesco), bravo, vedo che il tuo cuore è rimasto a Tortora e non solo per l’intervento a favore del compianto Don Ciccio, ma perchè spesso scrivi su “BlogtortorA”. Sai ti ricordo, ti ho visto nascere, ricordo ancora quando più di trenta anni fa venivi a “gironzolare” nel mio ufficio di Via L. Da Vinci e ti davo le penne, le matite e carta e tu “scarabbocchiavi” e disegnavi le vie e le piazze nuove per Tortora e forse un giorno da intitolarne, appunto, una a Don Ciccio. Spero che stai bene!!!.
    Ti voglio segnalare un mio intervento a favore di Don Ciccio scritto su “Echidalgolfo” il 17/10/2010, dopo i funerali, intolato: “ARRIVEDERCI DON CICCIO – Parroco di Santo Stefano ProtoMartire – Tortora Ti saluta e Ti ringrazia”, vedrai – fra l’altro – scorrere molte foto dei funerali.
    Vale anche per Biagino Laprovitera che abbraccio affettuosamente insieme a Franco (Francesco)Celano.
    Tifiamo per la piazza da intotolare all’indimenticabile Don Ciccio per tutti.
    Ciao Franco Guerrera.

  3. Sono molto positivo a ricordare don Ciccio ai posteri,vero uomo di bontà e vicino all’uomo nelle sue debolezze.Il mio paese l’ha visto giovane parroco alla prima esperienza,l’analfabetismo era di casa,il lavoro meno di niente,noi ragazzi non avevamo nemmeno l’oratorio.Seppe nel giro di poco tempo, prendere contatti con le ditte del nord garantendo in prima persona per la onestà e laboriosità dei suoi parrocchiani così da trovare subito lavoro a tanti padri di famiglia.Fece sì che avesse inizio la scuola serale,fece arrivare la prima bicicletta per noi ragazzi e attivò l’oratorio .Creò quell’ambiente fiducioso e ricco di iniziative,ove c’era gente c’era lui,in mezzo alla gente cercava di capire e portare la forza dell’amore del vangelo. Ovunque andava tutelava i nostri diritti e ci insegnava a farci rispettare.Non l’abbiamo mai dimenticato, e anche lui.
    Grazie alle persone che lo vogliono ricordare con una dedica di una scuola o piazza,lui resta sempre il grande don Ciccio.cordialmente franco celano (un suo chierichetto)

  4. Biagio Laprovitera

    Ripeto quanto scritto su feisbuk….”Quante pippe!”
    Se un personaggio come don Ciccio suscita il pensiero, da più parti espresso,di volergli dedicare un luogo per le benemerenze che ha acquisito nella società tortorese,e questo non sembra ostare con nulla,che ce vò? Che ci vuole perchè l’amministrazione lo porti all’ordine del giorno del prossimo consiglio? Suvvia!
    E’ il classico ciulare nel manico di noi tortoresi…anche le cose semplici e chiare devono diventare complicate ed oscure…forse per poi far dire “Bravo!” a chi,apparentemente,le sbroglia?
    Per questo torno a dire “Quante pippe!”
    Un abbraccio a F.Guerrera.

  5. Ma perchè quando hanno intitolato il corso ad Aldo Moro hanno fatto il censimento o da buoni democristiani hanno fatto come gli pareva???

  6. onestamente credo ke sia doveroso intitolarla a suo nome….ha lottato tanto x quella chiesa ke credo sia giusto….la voce di noi cittadini credo ke debba contare anke espressa solo tramite un blog, o conta solo quando si scrive su di una skeda elettorale??!!!!!

  7. Il prossimo Censimento della popolazione che si avvierà l’anno 2011 è occasione, a mio avviso, di mera coincidenza per: “INTITOLARE LA PIAZZA (STELLA MARIS) A DON CICCIO LAMARCA” e credo, fortemente, che sia davvero positiva l’iniziativa al di là se scaturita dal “blogtortora” o da sottoscrizione cartacea sotto forma di referendum”. Ora è doveroso stabilire per prima se vogliamo “illustrare” il compianto Don Ciccio o no. Non voglio per niente generare alcuna confusione e ne tantomeno dare spiegazioni dei significati per la coincidenza del censimento e toponomastica. Ma solo dire che l’occasione è, a mio avviso, propizia ma anche istituzionale; resta ovviamente inteso che – appunto – l’esame delle proposte sia per la toponomastica e, quindi, l’intitolazione, in questo caso in specie, dev’essere obbligatoriamente affidata ad una Commissione consultiva comunale presieduta dal
    sindaco o da suo delegato e composta da membri scelti tra cittadini tortoresi, esperti in discipline varie ma anche storiche, in base alle vigenti leggi nazionali e nel pieno rispetto dello Statuto Comunale e del Regolamento della Commissione di che trattasi.
    Intanto partiamo dal presupposto che di sicuro “i tortoresi e non solo quelli della località Marina, esprimono il desiderio di intitolare la piazza a Don Ciccio”.
    Buona Festa dell’Immacolata.
    Franco Guerrera.