La Cgil Fp chiede soluzioni rapide o partiranno decreti ingiuntivi
L’Atc lascia Scalea entra la GeoAmbiente che assorbirà gli operai
DI ANDREA POLIZZO
SCALEA – “Per ora cerchiamo il dialogo con Rovito ma, se non si trovano soluzioni rapide su Tfr, mensilità arretrate e ferie maturate e non retribuite, partiranno i decreti ingiuntivi”.
Così Dario Pappaterra della Cgil Funzione pubblica interviene sulle vertenze ancora in piedi per gli operai dell’Alto Tirreno cosentino Spa.
La ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti in diversi comuni del territorio ha cessato il suo rapporto con il Comune di Scalea, come aveva preannunciato l’amministratore unico Francesco Rovito. Alla nase della decisione, le somme non corrisposte per i servizi effettuati nel comune di Scalea dall’Atc ed ammonanti a circa 3milioni e mezzo di euro.
Nel frattempo, l’ente scaleoto si è tutelato affidando in maniera diretta e temporanea il servizio di raccolta alla ditta siciliana GeoAmbiente Srl che effettua il servizio anche nel Comune di Belvedere Marittimo.
“Il rapporto – ha fatto sapere il sindaco di Scalea, Pasquale Basile – durerà per 2 mesi, per i servizi previsti dal contratto precedente e alle stesse condizioni economiche: circa 150mila euro al mese esclusi i costi di trasferimento dei rifiuti interamente a nostro carico”.
I lavoratori ex-Atc del Comune di Scalea, ora, attendono di essere assorbiti dalla stessa società siciliana.
“I 48 lavoratori ex-Atc del Comune di Scalea – ha detto Pappaterra – saranno assunti dalla GeoAmbeinte come previsto dal contratto e dalla normativa vigente. In un incontro svolto in comune a Scalea – ha aggiunto il sindacalista – la nuova ditta ha assunto l’impegno di regolarizzare le posizioni dei lavoratori entro venerdì e di farsi carico del superamento di alcune disfunzioni contrattuali. Riteniamo molto positivo – ha concluso Pappaterra – il percorso di dialogo intrapreso con il nuovo soggetto”.