Il rilancio della struttura parte dall’intesa siglata in Provincia Cosenza
Da cattedrale nel deserto ad aeroporto privato e vero e proprio scalo
DI ANDREA POLIZZO
SCALEA – “Una società mista pubblico-privata che gestisca l’aviosuperfice di Scalea nel passaggio da cattedrale nel deserto ad aeroporto privato fino al pieno rilancio della struttura”.
È questo, secondo il sindaco di Scalea, Pasquale Basile, il destino della struttura posta nei pressi del fiume Lao.
L’amministratore vede all’orizzonte il completamento del processo innescato tempo fa dalla conferenza degli enti del Patto territoriale Alto Tirreno cosentino e che nelle ultime ore è stato rinvigorito, dopo un lungo periodo di stallo, dalla sottoscrizione di un protocollo d’intesa.
La firma è avvenuta alla Provincia di Cosenza tra l’ente presieduto da Mario Gerardo Oliviero, la Camera di Commercio del capoluogo bruzio e il Comune di Scalea.
“La società di gestione – ha dichiarato Basile – sarà creata dal Consorzio previsto dall’intesa siglata in Provincia. Di esso, fanno parte di diritto i firmatari ma entreranno anche i Comuni e gli altri enti del Patto che, tempo fa, nel rinunciare ad alcuni finanziamenti, sono stati i veri artefici di questa struttura. Auspichiamo anche – ha aggiunto Basile – nell’adesione della Regione Calabria e dei privati”.
Il primo cittadino di Scalea si è spinto fino ad auspicare il coinvolgimento dei Comuni della Basilicata, geograficamente compresi nel Golfo di Policastro.
“Nell’immediato – ha commentato Basile – la struttura dovrà funzionare come aeroporto privato, ma la gestione dovrà puntare a una classificazione migliore dell’aviosuperfice da parte dell’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile”.
Infine, il sindaco di Scalea, Comune capofila dell’iniziativa, preannuncia tempi rapidi per raccogliere i primi frutti. “Quanto ai finanziamenti – ha detto Basile – faremo rifermento all’Unione Europea e alla Regione Calabria presentando tutta una serie di progetti reali, concreti, realizzabili”.