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Turismo in Calabria, Scopelliti: “Trend in crescita”

Presentato alla Bit di Milano il rapporto calabrese per il 2010
Il governatore Scopelliti: “Da quest’anno si torna a crescere”


DI ANDREA POLIZZO

MILANO – Un milione e mezzo di turisti per un totale di oltre 8 milioni di pernottamenti prevalentemente sulle coste.

È questo il ritratto del turismo in Calabria tratteggiato per il 2010 dall’apposito rapporto annuale esposto dal presidente Scopelliti alla Bit di Milano.

Il governatore calabrese vede all’orizzonte un 2011 che segnerà la graduale ripresa del settore: un incremento tra il 2 ed il 3 percento. Dati in controtendenza con la crisi registrata a partire dal 2008.

Quanto alle cifre snocciolate da Scopelliti nel rapporto, la distribuzione delle presenze vede la netta e scontata prevalenza dell’area mare (ben il 91%) rispetto alla montagna che si assesta a quota 3 percento.

Un dato basso, che però vede il ‘top’ proprio nella provincia di Cosenza dove le presenze montane sfiorano quota 10 percento e le presenze delle aree interne il 6. Nel cosentino, inoltre, la quota più consistente dell’offerta ricettiva, il 40% di esercizi e il 44% dei posti letto regionali.

Tornando ai dati regionali, le curve della stagionalità degli ultimi tre anni sono molto simili e rilevano  una sostanziale stabilità principalmente del mese di agosto in cui si registrano circa 3 milioni di pernottamenti che corrispondono al 35% dell’intero 2010. Nei mesi centrali dell’anno (giugno – settembre) la  stagionalità si attenua di mezzo punto percentuale (da 82% a 81,5%) causando una diminuzione dei pernottamenti nei mesi di giugno e di settembre del 2010.

Ma è il dato sui posti letto distribuiti sulle coste che conferma la tendenza ‘marinara’ della regione: quasi il 90% dell’offerta, pari a 23mila 584 letti, è qui che si concentra.

Secondo il rapporto, inoltre, stanno nascendo nuove strutture alberghiere di grandi dimensioni e di migliore qualità. Aumentano infatti, le strutture di 4 e 5 stelle mentre chiudono o vengono riqualificate quelle di bassa categoria.

In Calabria, infine, nel 2010 il valore aggiunto attivato direttamente e indirettamente dalla spesa turistica è stimato in oltre un miliardo e mezzo di euro: pari al 5,9% del valore aggiunto regionale.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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2 comments

  1. Caro Antonio anche il nostro governatore si allinea al partito di cui fa parte raccontantoci un Italia (Calabria) che purtroppo non esiste. Ma come diceva qualcuno una bugia ripetuta cento volte diventa una verità.
    Conosciamo bene la crisi del turismo che in particolar modo attaglia il nostro territorio, sia per un progressivo impoverimento della popolazione sia perchè non siamo più in grado di competere con il mercato in quanto i prodotti che offriamo sono ormai obsoleti, apparte qualche eccelleza.
    Ma Aihmè per gli esponenti della politica tutto questo non esiste, loro vivono in un mondo parallelo (pagato da noi però) dove non esiste crisi, dove non ci sono ospedali da chiudere, dove non c’è crisi da affrontare, dove non esiste burocrazia e tutto rimane impunito, ma soprattutto vivono nella sicurezza che ci saranno ancora tanti bravi cittadini disposti a votarli e a chinare sempre la testa! saluti

  2. Antonio Maiolino

    Un applauso al contabile quanto contraddittorio Scopelliti che tracciando un bilancio sulle presenze turistiche nel periodo estivo prevalentemente nelle località marine, decide con il piano di rientro sanitario di chiudere l’ospedale di Praia…..anche se si parla di riconversione, fonti ed esponenti vicini al Presidente dicono che non ci sono i soldi necessari per la riconversione….quindi…..NE VEDREMO DELLE BELLE……