Da Belvedere a Tortora quasi nessuno indenne all’emergenza
Maglia nera a Scalea e Diamante bene Santa Maria del Cedro

DI ANDREA POLIZZO
TIRRENO – Emergenza rifiuti si temeva ed emergenza rifiuti è stata. Per l’intero Tirreno cosentino il weekend ha recato ore di passione a causa della annunciata chiusura della discarica di Pianopoli causa lavori di consolidamento.
Il risultato, un po’ ovunque, è stato l’accumulo di spazzatura attorno ai punti raccolta, con relative conseguenze olfattive ed igienico sanitarie. Non di certo un incentivo alla fase turistica ormai in pieno svolgimento.
La discarica catanzarese ha riaperto nella mattina di lunedì 20 giugno, ma gli stessi gestori dell’impianto e delle ditte che operano sul territorio nella raccolta hanno fatto chiaro che si tornerà alla piena normalità non prima di tre, quattro giorni. Lasso di tempo nel quale raccogliere tutta la spazzatura accumulata e smaltire la coda di autocompattatori e Tir davanti ai cancelli della discarica privata della Ecoinerti.
Intanto sulla costa, da Belvedere Marittimo a Tortora è si emergenza per tutti, ma con alcuni distinguo.
Alcuni Comuni, infatti, potendo contare su aree di stoccaggio sono riuscite ad ovviare all’effetto Napoli per le strade.
Tra queste, ad esempio, Santa Maria del Cedro che lunedì mattina si presentava con bidoni vuoti e strade in buono stato igienico. Anche Praia a Mare, grazie all’area di via San Paolo, ha scongiurato lo slalom di turisti e cittadini tra i rifiuti. Qualche problema però resta in alcune periferie. Buona anche la situazione di San Nicola Arcella, agevolata dalle ridotte dimensioni.
Quanto ai centri maggiori, a Belvedere Marittimo nella notte di domenica è iniziata la raccolta, ma ancora a macchia di leopardo, passando da zone pulite a zone ancora in piena emergenza.
Tra i paesi in più forte difficoltà, Diamante, dove, sempre lunedì mattina, le strade si presentavano in pessime condizioni tanto in periferia quanto in pieno centro.
Una situazione analoga anche al Comune di Scalea con accumuli di rifiuti un po’ dappertutto.
Infine l’estremo della Riviera: Tortora. Qui da questa mattina opera la Progettambiente, gestore subentrante nel servizio. La raccolta è iniziata ma il grosso è ancora da fare.
