blogtortora.it avvia un rapporto di dialogo con la Progettambiente
Si presenta la ditta di Avigliano (Pz) che gestisce il servizio rifiuti

DI ANDREA POLIZZO
TORTORA – “Siamo disponibili a qualsiasi tipo di comunicazione con voi affinché il nostro lavoro venga diffuso ai tortoresi perché la buona riuscita di tutte le nostre iniziative è possibile solo grazie alla collaborazione attiva della popolazione”.
Sono le prime righe della risposta via mail che, in qualità di operatore della comunicazione su più fronti, ottengo dalla cooperativa sociale Progettambiente di Avigliano, in provincia di Potenza, ditta affidataria del servizio di raccolta e conferimento in discarica dei rifiuti del Comune di Tortora.
A scrivermi è Antonio Maggio, ingegnere che per la Progettambiente si occupa della progettazione e del controllo operativo sui cantieri e della logistica, oltre a essere responsabile della qualità Iso 9001, Rspp, e di altre attività di interlocuzione con le amministrazioni.
Quello dei rifiuti, a Tortora, è da anni un tema caldo (foto). E spesso ‘maleodorante’ a causa di disfunzioni e disservizi vari nella gestione da parte degli affidatari privati precedenti. Alla Progettambiente mostrano di sapere a cosa vanno incontro e indicano subito la strada da perseguire.
“Nel mese di ottobre – scrive Maggio – previa realizzazione e autorizzazione dell’isola ecologica comunale di Tortora, partirà il servizio di raccolta ‘porta a porta’ su tutto il territorio. È quindi fondamentale l’attività divulgativa alla popolazione, nonché un sito internet dove poter recuperare tutte le notizie utili al buon funzionamento del servizio”.
Naturalmente, blogtortora.it, il sito dei tortoresi è sempre a disposizione per diffondere qualsiasi informazione di servizio a riguardo.
Agli uomini della ditta lucana, comunque, non sono ignote neanche le difficoltà che nel delicatissimo settore dei rifiuti vive non solo il nostro comune,ma l’intera regione.
“Per il periodo attuale – prosegue la missiva della Progettambiente – gli sforzi intensi messi in campo dalla società e dall’amministrazione comunale di Tortora, si scontrano con le difficoltà logistiche ed organizzative dell’intera Regione Calabria. Se per smaltire i rifiuti bisogna effettuare trasporti di 300 chilometri, e fare quasi 12 ore di coda per scaricare (quando la discarica accetta) mi sembra un paradosso”.
Antonio Maggio si sofferma su un ‘aneddoto’ che, attraverso le dichiarazione del sindaco Lamboglia, anche blogtortora.it aveva riportato.
“Giorni fa – racconta l’ingegnere lucano – ciliegina sulla torta, la discarica non ha permesso lo scarico perché a quanto riferitoci si era raggiunto il tonnellaggio di rifiuti massimo. Conseguenza di ciò, le macchine sono state mandate indietro cariche di rifiuto! dopo 15 ore di attesa per scaricare. Quando accade qualcosa di simile – precisa Maggio – non c’è nessuna possibilità di recuperare il rifiuto per strada. È ovvio che atteggiamenti di questo genere ostacolano ogni sforzo messo in campo, e si assiste a discariche a cielo aperto ad ogni postazione di rifiuto”.
Infine la Progettambiente commenta positivamente le ultime novità scaturite dagli incontri istituzionali con prefettura e struttura commissariale dell’emergenza in Calabria con i sindaci del Tirreno.
Per maggiori informazioni, visitate il sito della cooperativa sociale Progettambiente

Consiglio numer 1: cercate di guadagnare il più possibile dalla raccolta differenziata in modo da ridurre i costi dell’amministrazione comunale che loro malgrado ahimè sono costretti ogni due tre anni ad aumentare del 30 40% la tassa sui rifiuti. Così d’incanto vedrete come improvvisamente i cittadini tortoresi avuto una diminuzione sensibile della bolletta diventeranno civili e collaborativi , mia mamma a 70 anni mi continua a chiedere ma quanto iniziamo a ” iitta lu vitru cu lu vitru e la carta cu la carta”. Se a ottobre inizieremo con il porta a porta ( mi sembra che il nostro assessore all’ambiente disse settembre) quando arriveremo alla DIFFERENZIATA? quando ingegnere maggio inizieremo a pensare di portare in discarica solo il rifiuto secco che può rappresentare il 20% di ciò che é rifiuto urbano. Non facciamo nel prossimo futuro solo retorica, pensiamo alle soluzioni più che dare la colpa ai magistrati che sequestrano le discariche o a chi non autorizza lo scarico di un camion in una discarica ormai piena zeppa. E poi la l’isola ecologica, cambiate location se non volete una rivoluzione di quei cittadini che in quel luogo vorrebbero vivere con un po di dignità
Saluti
Luigi Rotondaro