Terzo appuntamento con la rubrica Chiesa e giovani in dialogo
Invito ai giovani a essere se stessi senza omologarsi alla massa

DI DON FIORINO IMPERIO
TORTORA – Il cruccio fondamentale dei teologi in generale e di tutti coloro che sono alla ricerca di Dio o ne hanno fatto esperienza è quello di mostrare, con categorie filosofiche o di altro genere letterario, la credibilità di Dio.
San Tommaso d’Aquino, grande genio dell’umanità, dovette fare i conti con il pensiero aristotelico per dire con un linguaggio nuovo e una cultura nuova la sua fede in Dio. Tanti tentativi per dire una sola cosa: Dio esiste.
Di tempo e di acqua sotto i ponti ne sono passati!
I testi di teologia e di filosofia stampati in tutte le lingue del mondo hanno occupato le scrivanie di milioni di cercatori … di gente assetata di verità. Ma oggi le cose sono cambiate. Si è passati dall’assoluto Dio all’assoluto uomo dell’età moderna.
E oggi? Se San Tommaso ha scritto le cinque vie dell’esistenza di Dio, noi dobbiamo sforzarci di mostrare le cinque vie dell’esistenza dell’uomo. Non sono il primo a parlare di questo, prendo spunto da un testo: Le cinque vie dell’esistenza dell’uomo, di C. Casini, presidente dell’Accademia per la vita.
Sì, oggi, e non voglio citare le cause che ci hanno portato a questo processo di disumanizzazione, dobbiamo con tutte le forze salvare l’uomo, la sua dignità. Non è possibile dire come qualcuno ha detto con un certo cinismo che “la persona è un pacco spedito dall’ostetrica al becchino”.
Occorre, appunto, riconoscere se stessi. Si deve tentare di abbozzare una nuova grammatica dell’umanità che ci consenta di sapere che ognuno di noi è in grado di realizzare la propria vita, che è possibile fare scelte definitive, che si può scommettere per il domani, che il futuro si costruisce oggi a partire da quello che abbiamo e non dai falsi ideali o dalle illusioni che ci vengono propinate.
Si incomincia da uno, chi pretende di partire da dieci non farà mai nulla. Occorre far sintesi tra tradizione e novità, tra ciò che siamo e ciò che saremo. Il mondo migliore esiste in ognuno di noi, ma deve diventare realtà. Questo può accadere se si ha fiducia nel domani, se si coltiva quella virtù, tanto dimenticata ai nostri giorni, che è la speranza. Dobbiamo proiettarci in avanti, sapendo appunto che la vita migliore che tutti desideriamo non esiste adesso ma, appunto, esisterà in futuro.
Riconosci te stesso allora, riconosci il tuo vero volto, abbi il coraggio di essere come naturalmente ti viene d’essere. Non omologarti alla massa. Questa, prima promette poi non da ciò che promette e l’amico che ti ha costretto a rinunciare ai tuoi sogni per conformarti ai suoi, magari quando tu ti troverai solo sarà altrove. Sii te stesso, dai volto al tuo vero volto, prenditi cura di te e pensa che tutto ciò che esiste, è per te. Si può fare.
Il giovane del duemila ha fatto suo un valore non molto coltivato nel secolo scorso, quello dell’autenticità. Sì, sembra strano ma affiora nell’immaginario collettivo, proprio questo desiderio. Le tante ribellioni, sfoghi, fughe, sottendono questa ambizione di autenticità.
E allora perche non ripartire da qui, o per meglio dire, continuare da qui? Non dobbiamo voltare pagina, ma aggiungere alla storia dell’umanità la nostra personalità. Chiudo, con queste stupende parole di D. Walcott, Amore dopo amore, che ben sintetizzano quanto desidero comunicare:
Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro
e dirà: siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se stesso,
allo straniero che ti ha amato per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore, le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. È festa: la tua vita è in tavola.
Buona estate, vostro
don Fiorino

Seguo con gioia questa preziosa rubrica,e cerco sempre di assorbire il più possibile dalla sensibilità spirituale di Don Fiorino.Noto con piacere che nascono anche piccoli confronti,la cosa più bella!Sono reduce dall’esperienza della Gmg a Madrid,e per qualcuno quella grande massa è stato il simbolo di un gregge indottrinato e acritico,invece posso confessarvi che la mia esperienza è stata davvero edificante. Insieme al Papa e con altri 2 milioni di fratelli mi sentivo in piena comunione con la Chiesa,ho capito chi sono io e perchè sono nella Chiesa. La mia piccola vita passa attraverso la Chiesa perchè solo attraverso di essa posso raggiungere la grandezza del Cielo. La comunione dei santi,i sacramenti,la presenza di Cristo Risorto,la garanzia del Papa e degli apostoli. Un’esperienza unica di fede che ha radicato nel mio cuore la verità su me stesso:vivere come Cristo nella Sua Chiesa.
Cavolo…. La riflessione è sempre crescente.. bene.. riflettere è una delle espressioni più autentiche della dignità dell’uomo…. Grazie a Risorto epr averci ricordato che dobbiamo toglierci da dosso tutte quelle maschere che ci cotruiamo e aspirare a quella innocenza propria dei bambini, che sono veri, autentici, senza appunto maschere….
Andiamo avant…
grazia Giancarla per l’incoraggiamento e la fedeltà alla lettura…. Si cresce insieme..
ti abbraccio stammi bene
è indubbio che il cibo della mente è il nobile pensiero che volge verso lo stadio della consapevolezza del proprio sè… altrettanto indubbio che il progresso di ogni persona passa attraverso la selezione della cultura dell’amore… AMORE CHE SI FA SISTEMA INTESSUTO DI RELAZIONI DI UMANITA’… allontanando e superando l’attuale sistema di potere… potere spirituale della chiesa sulle coscienze, potere materialistico della scienza sulle menti del sapere… entrambi uniti dall’intento di arrestare il processo maieutico che conduce sul sentiero della Via della verità e della Vita… un processo di accesso alla ” nuova gerusalemme” che richiede rivisitazione e scoperta dell’IO SONO… con che porta alla “morte” di passate credenze, falsi miti, falso sapere spirituale e scientifico… d’altronde non è questo ammirevole uomo divino di nome Gesù ad affermare che se non ritornerete bambini noin potrete accedere al regno di di Dio!!! che può avvenire nell’oggi e non nel futuro passato di illusorie credenze.
Sempre GRANDE,
il tuo aspetto così giovane fa vibrare ancora più forte l’eco delle parole. Voglio rileggere e meditare, ma d’istinto trovo questo testo un inno di concretezza assoluta, non di vana speranza: non bisogna fare altro che guardarsi dentro e tirar fuori il meglio di se!
Buona estate a te a tutti i nostri ospiti.
Giancarla