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San Sago, Basilicata chiama Calabria

Le iniziative dall’area lucana della Valle del fiume Noce
Ulderico Pesce chiama i ‘cugini’ calabresi alla protesta

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DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – “Il versante lucano chiama, ora la Calabria risponda”.

È Ulderico Pesce a lanciare l’appello ai cittadini dei comuni calabresi interessati al bacino del fiume Noce ad unirsi alle iniziative messe in campo dall’associazione Valle Noce, con sede operativa a Rivello, in provincia di Potenza, per la salvaguardia del corso d’acqua.

Il Noce, lungo quarantacinque chilometri, partendo dal monte Sirino e percorrendo il territorio dei centri della Valle omonima, pone interrogativi generali sulle possibili cause di inquinamento più volte segnalate.

Da qualche anno, però, le attenzioni degli ambientalisti si sono concentrate sugli impianti di smaltimento di rifiuti speciali e di compostaggio di San Sago, frazione del Comune di Tortora, unico centro calabrese bagnato dal Noce. L’eventuale inquinamento, però, non può lasciare indifferenti altri centri della Riviera dei Cedri, come Praia a Mare, San Nicola Arcella, Scalea e altri.

L’attore e regista di teatro ha realizzato un documentario di circa mezz’ora su San Sago. Il video è stato proiettato domenica 28 agosto a Rivello nel corso di un incontro pubblico molto partecipato. Le immagini, girate in un anno e mezzo dai volontari dell’associazione Valle Noce, mostrano il via vai delle autocisterne che trasportano percolato da discarica proveniente da tutta Italia e dirette a San Sago.

La voce narrante, prestata da Andrea Satta, leader del gruppo musicale Têtes de Bois e cittadino ‘adottato’ dai rivellesi, racconta anche i dati contenuti nelle pagine dei fascicoli della Procura. 32milioni e 600mila litri di percolato accolti dall’impianto tortorese intorno al 2000 il dato più allarmante.

E ancora, nel documentario, camion senza targa che scaricano terriccio nei terreni adiacenti agli impianti, prelievi svolti da biologi e che mostrerebbero alte concentrazioni nel corso d’acqua calabro-lucano di ammoniaca e nitrati.

Dopo il discreto successo dell’evento rivellese, Pesce replicherà nel Comune di Tortora ai primi di settembre. Con il doppio intento di spronare gli abitanti del versante calabrese e di sopperire ad un vuoto istituzionale registrato nel corso dell’incontro pubblico di domenica.

In piazza Umberto I, infatti, erano si presenti il vicepresidente della Provincia di Potenza, Massimo Macchia, e il consigliere regionale eletto nel lagonegrese, Mariano Pici, ma i comuni interessati dal corso d’acqua erano per lo più rappresentati da consiglieri di opposizione con l’eccezione di Lauria con il vice sindaco Rosario Sarubbi.

Una assenza che si è registrata anche lunedì mattina, 29 agosto, al presidio a San Sago, organizzato sempre da Valle Noce.

Anche qui solo alcune eccezioni, rappresentate dalla visita lampo dell’assessore all’Ambiente Franco Chiappetta e del consigliere Vincenzo Accardi del Comune di Tortora e del consigliere di minoranza del Comune di Lagonegro, Maria di Lascio.

Scopo principale del presidio, attendere l’arrivo di alcuni tecnici della Regione Basilicata per un sopralluogo su un ponticello di collegamento tra la Ss 585 Valle del Noce e gli impianti di San Sago. L’opera, in effetti, è un sovrappasso sullo sfogo dell’acqua della centrale idroelettrica Enel di Castrocucco. Ricade nel Comune di Trecchina, ma è proprietà del gestore dell’energia elettrica che, a sue spese, lo ha realizzato negli anni ’60.

Secondo Pesce e i suoi, il ponticello non sarebbe idoneo al passaggio di autoarticolati e mezzi pesanti, ma questo lo accerteranno i tecnici della Regione Basilicata nella mattinata di martedì 30 agosto, intorno alle 10.

L’altro obbiettivo era quello di monitorare il passaggio di camion diretti al depuratore, ma di loro nessuna ombra. 

“La nostra presenza – ha detto Pesce – avrà consigliato alla ditta di sospendere le sue attività”.

Causa impegni lavorativi, sul posto non più di 50 persone. “Ora – ha aggiunto Pesce – dobbiamo crescere di numero e, soprattutto, i nostri ‘cugini’ calabresi devono unirsi a noi anche perché – aggiunge l’attore – le porcherie peggiori è da loro che vanno a finire. Inoltre – conclude – noi lo siamo venuti a sapere grazie a voi – riferito agli abitanti dei comuni calabresi – grazie ai vostri blog e quotidiani di informazione. Ora però dateci una mano, riprendiamoci il nostro territorio”.

Sugli impianti di San Sago, pendono ben due procedimenti per reati riconducibili al danneggiamento dell’ambiente circostante. Nel primo, il tribunale di Paola ha emesso una condanna in primo grado per gli indagati. Questi ultimi, hanno fatto ricorso. Il secondo procedimento è frutto di indagini dei Noe di Lagonegro che hanno indotto la Procura di Paola, competente per territorio, a chiedere al Gip il rinvio a giudizio per 11 indagati. In questo procedimento sono costituiti parte civile i comuni di Tortora in Calabria, Maratea e Trecchina in Basilicata. Il 2 dicembre prossimo si svolge la seconda udienza preliminare nel corso della quale è presumibile che arriverà la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio.

Altra vicenda giudiziaria è quella del progetto di copertura dell’impianto di compostaggio. La ditta proprietaria, infatti, intende realizzare sul sito un capannone di notevoli dimensioni grazie al nulla osta della conferenza dei servizi della Provincia di Cosenza che ha derogato alla destinazione d’uso agricolo prevista nell’area. Contro questa autorizzazione il Comune di Tortora si è appellato al Tribunale amministrativo regionale della Calabria.

San Sago, e dunque questi impianti, si trovano in un territorio di particolare valenza ambientale, la Valle del Noce, appunto, a poca distanza dal corso del fiume stesso e da un area protetta individuata nel 2005 come Sito di interesse comunitario.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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4 comments

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  3. Giuseppe Chiappetta

    ciao Emi, mi permetto solo di aggiungere che il componente della minoranza che tu citi è il capogruppo di NuovaMente Tortora, Dott. Giovanni Pagano. Visto che nessun altro era presente, è giusto fare nomi e cognomi di chi ha tolto ancora una volta tempo al suo lavoro per rappresentare tutti i tortoresi (anche loro assenti) in pubblici consessi, senza ipocrisie e secondi fini, ma con una vera dedizione per il territorio e per la salute dei suoi cittadini.

  4. mi piace che quando si parla di cat tutti bravi a scrivere quando si tratta di argomenti veramente importanti tutti zitti…..
    mi dispaice ma caro popolino tortorese siete proprio alla frutta come i vostri amministratori che hanno disertato la riunione in piazza a rivello nessuno era presernte ma solo un componente della minoranza che ci rappresentava vergognatevi sappiamo che siete in vacanza a da luglio infatti nessuno vi vede in giro.
    se si continua cosi bisogna solo partire per altri territori.