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Al centro storico in arrivo un fiume rosso fuoco
7-8-9 ottobre: terza edizione della Zafarana fest
DI ANDREA POLIZZO
TORTORA – Un fiume rosso fuoco è pronto a invadere i vicoli del centro storico di Tortora: parte la terza edizione del Zafrarana fest.
Una tre giorni ricca di gastronomia, musica e cultura popolare dal 7 al 9 ottobre. Zafarana fest è organizzata dal Gruppo centro storico, Proloco Tortora, associazione 1° Maggio con il patrocinio del Comune di Tortora.
“Da sottolineare – scrivono gli organizzatori – la collaborazione di altre associazioni locali di vario genere come Proloco Praia, CattivoTeatro, associazione Architettura e urbanistica sostenibili, Arianna, Ulivo, Lamafà e Mondocultura Athena”.
Questi gli obbiettivi dell’appuntamento. “L’evento – scrivono gli organizzatori – è dedicato alla ‘zafarana’, ovvero al peperone rosso, e ha il duplice obiettivo di favorire la riscoperta e la valorizzazione di un prodotto tipico del territorio tortorese, ingrediente di numerosi e prelibati piatti, e far rivivere il centro storico grazie ad attività artistiche e culturali”.
A tal proposito, le vie del borgo saranno trasformate in un teatro con la messa in atto di un programma che comprende laboratori musicali e spettacoli di danza, momenti di incontro con le scuole, riproposizione di antichi mestieri, stands artigianali, mostre fotografiche, convegni e stands gastronomici per la realizzazione di ricette, antiche e non, a base di zafarana.
“Per ribadire una riscoperta della identità locale – spiegano ancora gli animatori della Zafarana fest – la musica popolare calabrese sarà il sottofondo della manifestazione.
La kermesse si concluderà con la premiazione della migliore pietanza preparata con zafarana e della foto più bella che avrà come soggetto il rubicondo ortaggio”.
Auguri per la terza edizione di “ZAFARANA FEST”, sicuramente sarà un trionfo, bel tempo permettendo!!!!!!
Intanto credo che sarà spettacolo garantito quello che offrirà il cantastorie tortorese Biagio Accardi, di Lui ho avuto modo di scrivere riferendomi al suo noto “CANTU E CUNTU. …..e mi ni fricu”.
Anch’io la penso come Biagio Accardi: “……è necessario non rallentare in questo momento storico l’impegno della musica popolare , ecco perché è venuto in mente di fare il cantastorie di professione e il suo “Viaggio Lento………”.
Mi dispiace di non essere presente in questi tre giorni, ma sarò assente a Tortora per motivi di salute.
Franco Guerrera da Tortora.