La Procura di Paola ha messo i sigilli allo stabilimento di Praia
Richiesto dall’avvocato Lucio Conte per consentire le verifiche
DI ANDREA POLIZZO
PRAIA A MARE – Sigilli allo stabilimento Marlane di Praia a Mare. La decisione è stata presa oggi dalla Procura della Repubblica di Paola su richiesta di Lucio Conte, avvocato di parte civile nel processo omonimo.
Si tratta di un sequestro probatorio, ovvero una misura decisa dall’autorità giudiziaria per la ricerca di eventuali elementi di prova da utilizzare nel corso del processo per il quale, lo ricordiamo, sono alla sbarra 13 ex responsabili e dirigenti dello stabilimento praiese di proprietà Marzotto accusati di omicidio colposo relativamente alla morte per tumore di una cinquantina di lavoratori. Il procedimento presso il tribunale di Paola, dopo quattro rinvii in otto mesi, dovrebbe iniziare il 30 dicembre prossimo.
La parte civile ha ritenuto di dover chiedere il sequestro complessivo dello stabilimento per consentire che i giudici del tribunale di Paola possano accertare le reali condizioni in cui lavoravano gli operai deceduti.
Precedentemente, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte degli operai dello stabilimento erano già state sequestrate l’area esterna ed il reparto di tintoria.
“Abbiamo chiesto il sequestro dello stabilimento – ha detto Lucio Conte – per fare in modo che i giudici possano effettuare tutte le verifiche possibili. Avevamo saputo che esisteva anche la possibilità di una vendita della struttura e quindi siamo intervenuti tempestivamente in modo da conservare i luoghi”.
certo che tra marlane san sago depuratore comunale fiume noce inquinato isola ecologica adesso ci mancava pure il traliccio di Telefonia Mobile a San Quaranta tanto per andare ad incontaminare ancora una zona vergine be ci stiamo impegnando per autodistruggerci.