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Ospedale Praia, attiva odontoiatria per disabili


All’ospedale di Praia attivo servizio con Asp e Ao Cosenza
Odontoiatria per tutti i disabili residenti nel comprensorio

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DI ANDREA POLIZZO

PRAIA A MARE – È stato attivato il progetto di odontoiatria per disabili presso l’ospedale di Praia a Mare.

Ne da notizia il direttore sanitario del nosocomio praiese, Vincenzo Cesareo (foto).

“In seguito alla convenzione tra l’Asp e l’azienda ospedaliera di Cosenza – è scritto in un comunicato – presso il presidio ospedaliero di Praia a Mare è stato attivato il progetto di Odontoiatria per disabili non collaboranti in narcosi, pazienti con ritardo psicomotorio, pazienti autistici, pazienti con disturbi psichiatrici. Per tutti questi pazienti sarà utilizzato il percorso di day surgery”.

I referenti del progetto sono Simona Loizzo, coordinatrice, e Dario Cozza, entrambi in rappresentanza dell’azienda sanitaria di Cosenza, e la direzione sanitaria dell’ospedale di Praia a Mare.

“Tutti i pazienti ritenuti non trasferibili e residenti sulla costa tirrenica cosentina – spiega Vincenzo Cesareo – potranno essere trattati presso il nosocomio di Praia a Mare con cadenza mensile e previa prenotazione. L’attività a favore delle persone diversamente abili, in un momento di grande crisi è un segnale di grande attenzione riservato agli stessi dalle direzioni aziendali dell’Adsp e dell’Ao di Cosenza”.

Le prenotazioni potranno essere effettuate sia direttamente presso la Odontoiatria sociale dell’Ao di Cosenza ai seguenti numeri: Tel/Fax: 098422722; 0984681467; 0984681888; Cell.: 3392890344. Sia presso la Direzione Sanitaria del P.O. di Praia a Mare: tel/fax 0985704218; tel/fax 0985704287.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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One comment

  1. Buona questa iniziativa soprattutto perché è rivolta a disabili, speriamo in altre iniziative per altre patologie, sicuri della professionalità dei medici-dentisti e degli odontoiatri.
    Se mi è concesso dal Gestore vorrei scrivere una mia considerazione personale: mamma mia quanto costa la sanità (a mio carico, a nostro carico), è il caso di dire: mi costa un’occhio!!!
    Il 28 marzo 2011, essendo affetto di “cheratocono acuto”, ho fatto il trapianto della cornea all’occhio destro a Roma all’Ospedale (pubblico, si pubblico) San Carlo di Nancy – presso l’Unità Operativa di Oculistica Specializzata, è ovvio che non ho pagato le “prestazioni dell’intervento perché, ripeto l’Ospedale è pubblico.
    Ho pagato ovviamente: le spese di viaggio dal 26 marzo 2011 (data di ricovero) e fino allo scorso 5 novembre 2011 per continue visite di controllo e cicli terapeutici effettuate a Roma ma anche a Salerno. Ho pagato le visite, i ticket ed altre spese obbligatorie: tipo soggiorno-alloggio presso le Suore, vitto e similari. Ma di questo non posso (non devo – Sic!!!) lamentarmi, purtroppo è così.
    Le continue visite e cicli terapeutici sono stati obbligatorie per effetto del “rigetto” della cornea e ciò è capitato a fine nei giorni 20 e 21 giugno 2011. Ma si sa “tutte le ciambelle non riescono con il buco”. Può capitare!!! Si può capitare sia se vai a Mestre (Ve), dove 14 anni fa, a marzo 1997 ho fatto il trapianto della cornea all’occhio sinistro: andato tutto ok, dopo sei mesi (settembre 1997) ho ripreso a lavorare in pieno. Può capitare se vai a Ravenna, a Monza, a Roma in altri Centri-oculistici e cito strutture pubbliche oculistiche appoggiati ad altrettante “Banche degli Occhi”, ovvero: “donazione”.
    Ciò invece che mi lamento è questo: “la terapia, l’acquisto di medicinali post-operatorio, terapia significa: farla per guarire completamente.
    Ebbene, signori che leggete, amici di questo “blog”, ogni 10 (dieci) giorni a partire dal 29 marzo 2011 (dimissioni del ricovero) e fino a stamattina, ogni dieci giorni dicevo l’acquisto di medicinali: colliri, pomate, pasticche, compresse, pillole, aggiungendo anche medicinali per la cura del diabete e quant’altro occorre mi è costato: 65-75 €uro. La sanità, il servizio sanitario nazionale, se così si chiama, il servizio sanitario regionale, con dà alcun medicinale “GRATIS”, anzi per l’amore della verità in questi otto mesi solo due medicinali: COSOPT – collirio e DIAMOX compresse mi sono stati dati, ovviamente dietro pagamento del “TICKET”, non dico quanto, era meglio pagare per intero i due medicinali.
    Vi ho fornito i dati, fate Voi i conti: io li ho già fatti: “MI E’ COSTATO UN’ OCCHIO”.
    E VAI SANITA’ ITALIANA, SA QUANTI STANNO PEGGIO DI ME, E CHISSA’ QUANTO GLI COSTA, FORSE: DUE OCCHI E/O TUTTO IL CORPO!!!
    Scusate per le lagnanze, per i piagnistei (come dicono al Nord – Leggi Bossi e Compari), so bene che è domenica, ma stamattina mi sono svegliato e ho speso altri 75 €uro.
    Con stima.
    Franco Guerrera da Tortora.

    P.S. – Parlando di questa cosa con un funzionario-medico della nostra struttura ASP n. 1 – di Praia a Mare – Zona Industriale, mi ha così risposto, come nel 1997: “…..perchè non sei andato a Cosenza?!?……” ed io in contradditorio ho così specificato: “…….ma mi faccia il piacere, Dottore, mi faccia……”.
    Intanto: “………….ed io (e gli altri) pago…..e paghiamo……”.