Rapine ai distributori di benzina giovane scaleoto in manette
Si tratta di Maicon Oliva, 20 anni, calciatore della Vibonese

DI ANDREA POLIZZO
SCALEA – Con il volto coperto e fare circospetto si introduce nell’ufficio di un distributore di carburante a Scalea. Rovista in cerca di qualcosa da rubare. Poi si acquatta sentendo arrivare un addetto della stazione di servizio, lo aggredisce usando un coltello da cucina e lo rapina dell’incasso. Il tutto, sotto lo sguardo vigile di una telecamera di sorveglianza.
Le immagini, riprese lunedì 9 gennaio, sono servite ai carabinieri della Compagnia di Scalea per arrestare Maicon Alfredo Oliva, 20enne, di origine brasiliana e di professione calciatore, attualmente in forza alla Vibonese, squadra che milita in Seconda divisione.
Per lui l’accusa di rapina, suffragata dalla confessione resa oggi agli uomini agli ordini del capitano Luca Giandominici dopo l’arresto avvenuto nella notte a Vibo Valentia grazie al supporto dei carabinieri della compagnia del posto.
Nel corso dell’interrogatorio, Oliva ha confessato anche altre due rapine a distributori commesse a breve distanza da quella documentata dalle immagini. I tre reati sono avvenuti tutti sul tratto della Ss 18 ricadente nel territorio comunale di Scalea.
E proprio a Scalea, Oliva risiede da tempo con una famiglia del posto. Giovane e talentuoso, ma già noto alle forze dell’ordine a causa di una denuncia per rissa risalente al 2009, Maicon era tornato a casa approfittando della pausa settimanale della squadra in cui gioca.
Prima di tornare a Vibo, ha però deciso di mettere in atto il suo piano criminoso. Ma le immagini che lo hanno incastrato hanno fatto scattare subito le indagini dei carabinieri. Nelle successive perquisizioni personali e domiciliari, eseguite sia Scalea che a Vibo Valentia, i militari hanno rinvenuto e sequestrato prove schiaccianti a suo carico: gli indumenti che indossava al momento della rapina oltre che l’arma ed il passamontagna.
La refurtiva, di alcune migliaia di euro, parzialmente recuperata, è stata sottoposta a sequestro in attesa di essere restituita alle vittime. Sono inoltre in corso ulteriori accertamenti per verificare l’esistenza di eventuali complici.
Il fermato, ora, si trova nel carcere di Vibo Valentia a disposizione del magistrato Di Lauro.
