Primi segni di cedimento alleanza sindaci-ambientalisti
In Consiglio a Tortora politici accusati di immobilismo

DI MANUELA PASSARELLA
TORTORA – Tensioni all’interno del comitato “A difesa del fiume Noce”.
La frattura che si sta aprendo tra le associazioni di cittadini e i sindaci della valle è emersa dal Consiglio comunale aperto organizzato a Tortora nella serata di mercoledì 11 gennaio.
A sconvolgere la calma apparente del sodalizio per il Noce, le accuse di immobilità alla politica mosse dai leader di Libera Lagonegrese, Gerando Melchionda e di ValledelNoce.it, Ulderico Pesce.
“Il punto è che da giugno ad oggi non si è fatto nulla – commenta Pesce –. La politica non si muove, ha dei tempi biblici che non possiamo permetterci. Il fiume e i cittadini, invece, hanno bisogno di tempi rapidi e di misure efficaci che davvero aiutino la causa”.
Sulla stessa linea Melchionda: “Poca propaganda ai nostri incontri, scarsa incisività nelle decisioni e limitata concretezza nei risultati di cui i cittadini della valle sono affamati”. Inoltre ha voluto ricordare i punti principali del Manifesto del fiume Noce a cui tutti i 9 comuni della valle devono rifarsi. Primo fra tutti un maggiore controllo, sia sulle vie d’accesso al corso d’acqua, sia sul funzionamento di depuratori comunali e scarichi degli impianti che si trovano lungo le rive. E ancora, ha espresso la delusione comune riguardo la scarsa partecipazione di pubblico.
Ma i sindaci della Valle non ci stanno. Ad uno ad uno si difendono dalle accuse, che definiscono inutilmente pesanti ed immotivate.
A cominciare da quelli del versante lucano del fiume. I dati dell’acquedotto lucano che gestisce i depuratori – dicono i primi cittadini – sono inequivocabili. I valori sono normali e non c’è inquinamento. Scorretto allora parlare di immobilismo.
Ma al Comitato non basta. Pesce e i suoi sembrano sempre più propensi a proseguire la lotta in autonomia e a separarsi dalle amministrazioni comunali.
Ma, per il momento, grazie alla mediazione di Melchionda l’unione continua a reggere.
“Dobbiamo Rimanere uniti – ha detto il leader di Libera – solidali e fiduciosi negli interventi di tutte le forze del comitato. Abbiamo bisogno gli uni degli altri e, soprattutto, dobbiamo cominciare a fare. Non dimentichiamoci del fiume Noce – ha concluso – la sua salute è anche la nostra”.
