Nas nelle cliniche private del Tirreno da Praia a Sangineto
Denunciate sedici persone tra dirigenti sanitari e medici
PRAIA A MARE – Truffa ai danni del servizio sanitario nazionale.
Con questa accusa i carabinieri del Nas di Cosenza hanno denunciato 16 persone legate a quattro case di cura dell’Alto Tirreno. Nella lista nera della Procura di Paola figurano i rappresentanti legali e i direttori sanitari della clinica San Luca di Praia a Mare (foto), Arena di Sangineto, la casa di cura Cascini e la Tricarico di Belvedere Marittimo.
Tra i denunciati anche sei medici che operavano presso il pronto soccorso di una di queste strutture sanitarie e due persone che esercitavano abusivamente la professione di fiosioterapista.
Nel corso dei controlli, i militari del nucleo antisofisticazioni hanno scoperto che una di queste cliniche si faceva rimborsare le prestazioni diagnostiche nonostante non fossero previste nella convenzione stipulata con il servizio sanitario nazionale. Come aggravante, nella stessa struttura sono state trovate due persone che svolgevano l’attività di fisioterapista malgrado fossero privi del titolo di studio necessario per esercitare la professione.
Dalle indagini dei carabinieri risultano anche interventi odontoiatrici in regime di day-hospital registrati e rimborsati invece come ricoveri ordinari della durata di più giorni.
In una delle cliniche, inoltre, venivano effettuati ricoveri in urgenza che dagli accertamenti sono risultati ordinari. Tutti ricoveri di pazienti provenienti dalla Sicilia e dalla Basilicata.
Durante i controlli i carabinieri hanno acquisito numerose cartelle cliniche ed hanno verificato sia gli aspetti legati agli esami eseguiti in regime di ricovero che quelli connessi alla conformità delle prestazioni.
“È stato un lavoro lungo e certosino – ha commentato il procuratore di Paola Bruno Giordano – due anni di indagini e controlli effettuati dai carabinieri dei Nas nel periodo che va dal 2008 al 2010. Ora per le sedici persone imputate abbiamo già chiesto il rinvio a giudizio per truffa aggravata”.