Gli atti su decesso della 71enne alla Procura di Paola
Anche Orlando della commissione errori chiede lumi
PRAIA A MARE – La documentazione sanitaria sul decesso della 71enne praiese presso l’ospedale di Praia a Mare è in mano alla Procura di Paola.
Come da prassi, infatti, nella qualità di pubblico ufficiale, il direttore di una struttura sanitaria, in casi simili, è tenuto a informare gli organi inquirenti.
Alla procura della Repubblica di Paola, dunque, il direttore sanitario Vincenzo Cesareo ha trasmesso sia la comunicazione redatta dal medico in servizio intorno alle 17 di lunedì 6 febbraio, momento del decesso della paziente, che la relazione del primario facente funzione del reparto di Medicina.
A quanto trapela, dai referti sarebbe desumibile che il medico di guardia, nell’intento di rianimare la donna poi deceduta, abbia avanzato richiesta di un tecnico anestesista. Ma lo specialista della rianimazione non sarebbe stato presente in quanto non sarebbe stata prevista alcuna copertura del turno.
Intanto, proprio il direttore del presidio ospedaliero di Praia a Mare smentisce alcune inesattezze avanzate in queste ore da alcuni organi di informazione.
“Non mi risulta – precisa Cesareo – che i medici di questo ospedale abbiano presentato querela in seguito al decesso della donna e smentisco categoricamente che la direzione sanitaria dell’ospedale potrebbe essere, insieme ai parenti della settantunenne, parte lesa in una eventuale vicenda giudiziaria”.
Intanto il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha fatto sapere di aver chiesto aggiornamenti sulla vicenda nell’ambito delle più ampie delucidazioni conoscitive sullo stato di attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale e sulla rimodulazione della rete ospedaliera calabrese.