Duro monito da Tortora nel cuore sulla questione Lsu comunali
Papa e De Filippo: “Amministrazione senza rispetto del lavoro”

TORTORA – “È evidente che l’Amministrazione Comunale di Tortora difetta di rispetto delle regole, dignità del lavoro e diritti”.
È il punto di vista del gruppo di minoranza Tortora nel cuore sulla questione degli Lsu comunali e contenuta in un comunicato stampa di Raffaele Papa e Emilio De Filippo (foto).
Tnc considera importante la richiesta di incontro con il Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, concessa dietro richiesta del segretario generale della NidiL – Cgil del Pollino, Andrea Ferrone, per discutere dell’atteggiamento dell’amministrazione comunale di Tortora nei confronti dei lavoratori socialmente utili, con relative accuse di mancato rispetto del Disciplinare regionale, non corretto utilizzo di alcuni lavoratori e comportamento antisindacale.
“Conosciamo alcuni atti deliberativi dell’amministrazione comunale – scrivono i due consiglieri di minoranza – e constatiamo giornalmente tipologie e modi di utilizzo della maestranza interessata e pertanto nell’esprimere solidarietà a tutti i lavoratori riteniamo che l’organizzazione sindacale stia facendo il proprio dovere”.
Papa e De Filippo preannunciano che nel merito di atteggiamenti discriminanti interverranno nelle sedi opportune, ma si dicono convinti del necessario riconoscimento per gli Lsu comunali della dignità e dei diritti senza particolarismi per consentire loro il sostentamento per le famiglie.
“Grazie alle loro prestazioni – sostengo i due consiglieri di Tnc – l’ente può assicurare alla collettività interventi e servizi diversamente non attuabili, rendendo la loro opera preziosa e fondamentale. Tale utilizzo, però, non deve mai sfociare in un improprio sfruttamento, come accade quando vengono chiamati per coprire emergenze, eseguendo maggiori ore lavorative e si lasciano a casa per recuperare il profuso ulteriore impegno e disponibilità”.
Modalità di impiego di questi lavoratori definiti atipici che secondo Tortora nel cuore devono essere superate perché causa di ingiustizia sociale.
“A questi lavoratori – scrivono Papa e De Filippo – sovente si chiede l’impossibile. Sono utilizzati dal Comune a costo zero, tant’è che mensilmente 80 ore vengono pagate dall’Inps e 40 ore dalla Regione Calabria. Per questo – propongono i due – riteniamo che a tutti i lavoratori socialmente utili occupati presso il Comune di Tortora bisogna consentire di effettuare 36 ore settimanali e non solo le attuali 30. Questo permetterà di superare la maggior parte delle problematiche oggi esistenti e nel contempo eviterà atteggiamenti di favore, riconoscimenti e premialità di propria iniziativa e senza regole”.
Secondo i consiglieri di Tortora nel cuore, il ricorso dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Lamboglia al “Grave sottodimensionamento organico” come scusante non è più tollerabile per giustificare “Scelte discutibili”.
“L’esercizio della podestà – concludono i consiglieri di minoranza Tnc – è ormai fuori dal tempo e dalla storia ma anche irrispettoso di ogni regola. L’esercizio sindacale è conquista di lotta e civiltà. È più che opportuno che gli amministratori comunali ne prendano atto e se ne facciano una ragione”.
