Sindaci, associazioni e Arpab unite contro l’inquinamento
Meeting a Lagonegro (Pz): “Promuovere la salvaguardia”

LAGONEGRO (PZ) – Non si arresta la lotta in difesa del fiume Noce ed ecco che sindaci e associazioni si ritrovano ancora.
Ieri sera, martedì 6 marzo, Lagonegro ha ospitato l’ennesimo tavolo tecnico che ha visto la presenza di Raffaele Vita, direttore generale dell’Agenzia regionale per l’ambiente della Basilicata. Un incontro per fare il punto della situazione, elencare buoni propositi ed avanzare proposte.
“Chiediamo all’Arpab – ha dichiarato Domenico Mitidieri, sindaco di Lagonegro – ulteriori controlli sul fiume. Vogliamo sapere se in realtà c’è inquinamento, al fine di tranquillizzare i nostri cittadini”.
Richiesta legittima quella dei sindaci, che continuano però a sostenere il buon funzionamento dei loro depuratori, malgrado le analisi delle acque del Noce lascino dedurre l’esatto contrario.
“Registriamo una malattia delle acque – ha ribadito Gerardo Melchionda di Libera -. Abbiamo più volte chiesto ai Comuni di collaborare ed installare, ad esempio, un sistema di videosorveglianza per registrare eventuali scarichi abusivi. Siamo ancora certi che il principale problema della salute del Noce, sicuramente non l’unico, sia il depuratore di San Sago, nel Comune di Tortora”.
“Non possiamo più restare a guardare e aspettare che qualcuno faccia qualcosa – ha commentato Ulderico Pesce di Vallenoce.it –. Anche quest’anno corriamo il rischio di arrivare impreparati alla stagione estiva. Ne va della saluti di tutti. Bisogna aumentare i controlli e monitorare con serietà tutta l’area”.
Dal tavolo tecnico dunque, tante richieste e poche risposte. E di certo l’Arpab non si è tirata indietro. Sindaci e associazioni hanno ottenuto la conferma di un maggiore impegno e controllo del fiume. E già per la prossima settimana, Raffaele Vita ha fissato un altro tavolo tecnico presso la sede regionale di Potenza, per fare ancora il punto della situazione e dare inizio ad un piano unico di lavoro. Stesso impegno sarà chiesto alle agenzie regionali per l’ambiente di Calabria e Campania.
