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Ospedale di Praia a Mare: “Calma e sangue freddo”

 Il coordinamento Pro ospedale predica calma sulla proroga
“Non ci sono documenti ufficiali non è soluzione problema”


 PRAIA A MARE – “Calma e sangue freddo. La lotta per l’ospedale di Praia a Mare deve proseguire al di là di voci incontrollate su possibili soluzioni temporanee. Non ci riterremo soddisfatti fino a che non otterremo garanzie concrete sui livelli essenziali di assistenza sanitaria nel comprensorio”.

La precisazione è fornita dal Coordinamento pro ospedale di Praia a Mare, oggetto di riconversione nell’ambito del riordino della rete ospedaliera dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, in ossequio al Piano di rientro dal deficit sanitario della Regione Calabria.

Nelle ultime ore si era diffusa la voce di una probabile proroga del termine ultimo per la riconversione in Casa della salute del presidio ospedaliero praiese, fissata per il 31 marzo 2012.

“La notizia – informano i responsabili del coordinamento – si è diffusa, probabilmente, a causa dell’interpretazione ottimistica di alcune dichiarazioni provenienti da ambienti sanitari regionali. Al momento, non ci cono documenti ufficiali sulla proroga che, comunque, non significherebbe la soluzione del problema”.

L’invito del cartello di associazioni e cittadini è di proseguire nella protesta nelle forme già approntate. Tra queste, la raccolta dei certificati elettorali da restituire al prefetto di Cosenza. Il ritiro delle tessere prosegue in questi giorni presso alcuni esercizi commerciali nei comuni di Praia a Mare e Tortora e nel prossimo weekend sarà effettuata anche nelle piazze in cui saranno allestiti dei gazebo.

“La protesta va avanti – aggiungono dal coordinamento –. È meno di una settimana che raccogliamo i certificati e abbiamo notato che qualcosa si sta muovendo ma – concludono – il nostro obbiettivo è ancora lontano”.

Un invito in particolare a riconsegnare le schede elettorali proviene da Francesca Lagatta, presidente dell’associazione Sos Praia, ricompresa nel coordinamento.

“La politica attuale – sostiene in un comunicato stampa – ha fallito miseramente. Dietro la raccolta dei certificati elettorali c’è un grande lavoro. Faccio appello anche ai cittadini degli altri comuni per aprire altri punti di raccolta sul territorio”.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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One comment

  1. Biagio Laprovitera

    Ma la gente di Scalea,San Nicola,Santa Domenica,Santa MAria e i loro consiglieri comunali di maggioranza e minoranza,pensano di poter stare più tranquilli perchè sono più vicini a Belvedere e Cetraro ? E quelli di Aieta ? Ci pensano che una volta fatte tutte quelle curve li aspetta la Statale piena di buche ?