Blocco dei fondi per il potenziamento delle strutture balneari
Sette strutture della Riviera dei Cedri indebitate con le banche
PRAIA A MARE – Tempi duri per le imprese balneari del Tirreno cosentino.
La Regione Calabria ha recentemente sospeso i bandi per il potenziamento dei lidi seminando la disperazione tra quegli imprenditori che, forti della presenza in graduatoria, hanno già attivato prestiti con le banche.
Sulla Riviera dei Cedri, sarebbero 7 le imprese che, per questo motivo, vedono compromessa la loro sopravvivenza: due lidi di San Nicola Arcella, tre nel Comune di Scalea e una struttura di Belvedere Marittimo.
“La situazione di questi imprenditori – informano dalla locale sezione del Sindacato italiano dei Balneari – è disperata. Il blocco dei finanziamenti potrebbe infliggere il colpo mortale a un settore già in difficoltà economica e sul cui capo pende la spada di Damocle della direttiva Bolkenstein. Abbiamo dunque chiesto – concludono dal Sib – un incontro con il comitato regionale del Demanio marittimo presso l’assessorato dell’Urbanistica regionale”.
A predisporre il blocco dei bandi, un decreto del dirigente generale del dipartimento Turismo della Regione Calabria, Raffaele Rio. La stessa struttura dipartimentale, oggi, chiarisce con una nota che le responsabilità sono da assegnare ad un vizio sorto alla nascita della procedura, ai tempi della Giunta Loiero.
Il precedente esecutivo – secondo il dipartimento al Turismo – non avrebbe atteso i termini per la chiusura del negoziato con la Commissione europea sui Por Calabria 2000-2006. I 26 milioni di euro destinati con due distinti avvisi al potenziamento di strutture ricettive e balneari, di conseguenza, non erano certi.
Uno scarico politico di responsabilità, dunque, che non soddisfa gli imprenditori in difficoltà che ora si rassegnano a considerare gli investimenti già effettuati come parte della quota di investimento loro spettante e a non nutrire grosse aspettative sulla soluzione della vicenda.