Loscrivitù DI RAFFAELE PAPA*

TORTORA – Il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, smentisce il commissario ad acta per la sanità calabrese, Giuseppe Scopelliti, a meno che l’abbia sostituito all’insaputa di tutti.
È quanto emerge dalle dichiarazioni riportate sulla stampa del 25 maggio 2012, secondo le quali vengono assegnati nuovi posti letto agli ospedali Spoke di Paola-Cetraro e Rossano-Corigliano. Il tutto a danno degli ormai ex presidi di Praia a Mare, Cariati e Trebisacce.
Novello Robin Hood all’incontrario, in stile vera malapolitica calabrese che toglie ai miserabili per continuare a dare a chi fin troppo ha avuto.
E quindi dopo il regalo di posti letto ai privati ecco che spuntano dal magico cilindro sanitario, 51 posti in più per Paola-Cetraro e 36 per Rossano-Corigliano.
Siamo alla giungla sanità, confusione totale dove tutti smentiscono tutti, sistema anarchico e nello stesso tempo padronale di soldati che diventano generali a difesa del proprio orticello.
Eppure il Dpgr N.18/2010 ed il Dpgr N.106/2011 sul Riordino della rete ospedaliera a firma di dirigenti, sub commissari e del presidente della Giunta regionale, nonché commissario della Sanità Giuseppe Scopelliti prevede e dispone ben altro.
Vorremmo tanto sapere dove è finita l’indifferibile necessità di ridurre la spesa sanitaria, in nome della quale a migliaia di cittadini del Tirreno e dello Jonio è stata scippata l’assistenza sanitaria.
Vorremmo sapere secondo quale assurdo e arbitrario criterio i presidi ospedalieri di Praia a Mare, Cariati e Trebisacce sono stati smembrati, smobilitati, annientati.
Vorremmo sapere come mai ancora oggi esistono 4 presidi ospedalieri con doppie funzioni e sprechi, anziché 2 ospedali Spoke per come previsto dal Piano di rientro.
Vorremmo sapere quando e come i Punti di primo intervento e la rete di emergenza urgenza diventeranno una realtà a garanzia di tutti i cittadini.
Vorremmo sapere se il piano di rientro viene attuato per quel che dispone o secondo discrezionalità di chi si erge a comandante Schettino di una nave ormai alla deriva come la sanità calabrese.
Ma ci assale il dubbio che tutto ciò nemmeno Scopelliti lo sappia, né tanto meno il Tavolo Massici a Roma.
Forse è il caso che qualcuno li informi prima che la Costa Sfortuna Calabrese si adagi definitivamente e rovinosamente sugli scogli della clientela e favoritismo personale.
*Coordinatore Mpa Provincia di Cosenza
