MARATEA – “Normale avvicendamento”.
Gennaro Colangelo (foto), direttore artistico delle attività estive per il Comune di Maratea, risponde così alla polemica sollevata dalle associazioni culturali escluse dal cartellone degli eventi della città del Cristo.
“Non voglio alimentare la diatriba – aggiunge – ma non esiste alcun diritto a far parte della programmazione. Un direttore artistico è pagato per fare scelte, per sperimentare e, cosa da non sottovalutare, per far quadrare i conti”.
Proprio l’accostamento tra le difficoltà economiche e l’esclusione è stata contestata dalle tre associazioni “In quanto – hanno scritto in una lettera – la Regione Basilicata ha rifinanziato il Piano turistico nella stessa misura dell’anno precedente e, inoltre, non ci è stato chiesto un preventivo”.
Colangelo ribatte così. “Marartea non ha fatto pervenire alcuna proposta – sostiene il direttore artistico – Ateneo musica Basilicata si, ma è stata respinta mentre per Phonetica si tratta di semplice avvicendamento. Quanto al discorso dei preventivi – ha aggiunto Colangelo – dovrebbe essere chiaro che le valutazioni sono state fatte sul prezzo delle proposte di nuovi soggetti e sullo storico di quelli già noti. Inoltre non basta conoscere il cachet di un artista, ma bisogna tenere conto delle spese collaterali, come ospitalità e noleggio strumenti, che gonfiano i costi”.
Sulla vicenda il sindaco di Maratea si è espresso parlando di ‘arrivederci’ piuttosto che di ‘addio’ con le associazioni escluse. Il direttore artistico sposa la linea Di Trani e aggiunge: “Le scelte fatte quest’anno sono improntate all’inserimento di Maratea in circuiti internazionali”.
E sui ritardi nella comunicazione del programma definitivo, altra contestazione del trio di associazioni, il direttore artistico richiama l’attenzione sui ritardi della burocrazia. “Senza i decreti di assegnazione delle somme – spiega Colangelo – non si può ufficializzare il cartellone, di conseguenza nemmeno promuoverlo rischiando figuracce. In questo – prosegue – mi piacerebbe si trovasse unità: nel protestare tutti insieme contro i ritardi della burocrazia. Il resto – conclude Colangelo – sono sterili polemiche”.