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Concessioni demaniali all’asta, il decreto è pronto


PRAIA A MARE – Il Consiglio dei Ministri è pronto a legiferare sull’asta delle concessioni demaniali scontentando i balneari che ora chiedono all’Unione europea di togliere la delega per la materia al Governo italiano.

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Il decreto è pronto, i ministri agli Affari europei e regionali, Enzo Moavero e Piero Gnudi, andranno a Bruxelles per parlarne con la Commissione europea. Il testo, subito dopo, sarà portato in Consiglio dei ministri.

Una eventualità che ha fatto insorgere la categoria dei balneari, scontentata dalla mancanza di recepimento delle proprie istanze da parte del Governo.

Il decreto, infatti, in osservanza alla direttiva europea sui servizi, prevede la tanto temuta asta delle concessioni attraverso bandi pubblici che saranno predisposti, entro il 31 dicembre 2014, dalla Regioni. Le nuove concessioni avranno durata non inferiore a 6 anni e non superiore a 25 per le spiagge e non inferiore a 30 anni e non superiore a 50 per i porti turistici.

Tutt’altro, insomma, rispetto alla richiesta per una deroga alla Bolkestein voluta dal settore e caduta nel vuoto.

Sib Confcommercio, Fiba Confesercenti e Assobalneari Italia Confindustria chiedono dunque la revoca della delega al Governo italiano. Secondo  le sigle sindacali la disciplina della materia è stata esercitata con negligenza, senza previsione di tutele del comparto e misure compensative e con un testo elaborato nella più totale segretezza.

A poco o a nulla sono servite le rassicurazioni provenienti dai ministeri interessati convinti della bontà del riordino del settore o le dichiarazioni volte a spiegare l’inevitabilità dell’intervento legislativo pena una nuova procedura di infrazione da parte di Bruxelles nei confronti dell’Italia.

Eppure in Spagna, a luglio, il Governo ha deciso una proroga di ben 75 anni alle concessioni demaniali marittime in scadenza nel 2018, anche se il Parlamento spagnolo non si è ancora espresso.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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One comment

  1. Questo è l’unico lavoro rimasto per la gente del posto, adesso lo tolgono. che considerazione si può avere dello stato che pretende il pagamento delle tasse senza dare nulla in cambio. diamo una mano aiutiamoli a tenere duro solo cosi ci può essere un futuro per questo paese.