MARATEA – Spunta una telefonata tra Mario Di Trani, sindaco di Maratea, e Giuseppe Ambrosio, direttore generale del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, finito in manette ieri per reati contro la Pubblica amministrazione.
Dalle intercettazioni telefoniche risulta una conversazione di cortesia, a Natale 2010, tra Ambrosio e Di Trani.
Il comune di Maratea nel 2011 aveva ricevuto dal ministero dell’Agricoltura un contributo di 63mila euro. Proprio a Maratea Ambrosio, capo della segreteria del sottosegretario Braga, è proprietario di due villini, uno dei quali in particolare sarebbe stato costruito senza alcun permesso, in una delle zone più esclusive della costa tirrenica.
In cambio del finanziamento ottenuto, il sindaco Di Trani avrebbe evitato di far eseguire il controllo edilizio sugli immobili.
Dalle intercettazioni viene fuori che Ambrosio promette di far avere “la copia del decreto sotto l’albero di Natale” e Di Trani elogia le attenzioni riservate alla sua terra.
L’immobile incriminato si trova in località Ogliastro, nei pressi di Fiumicello di Maratea. I fatti risalgono al 2008-2009 e il finanziamento ottenuto sarebbe stato utilizzato per valorizzare prodotti tipici attraverso la tradizionale sagra del pesce.
La telefonata tra Ambrosio e Di Trani è solo uno dei filoni dell’inchiesta della Guardia di finanza del Comando provinciale di Roma che ieri ha portato all’arresto di altre 10 persone, tra dirigenti e funzionari pubblici del ministero delle Politiche agricole e imprenditori, con l’accusa di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, di turbata libertà degli incanti e di turbata libertà nella scelta del contraente.