TORTORA – “Qui nessuno fa niente per la cultura di serie B, quindi si è costretti a fuggire altrove. Io sono rimasto da giugno, ora me ne torno a Milano. Nessuno mi ha considerato”.
È solo un passo della conversazione on – line avuta con Raffaello Talò (foto). Un nostro concittadino: un tortorese nel mondo. Un artista apprezzato anche in Europa, ma che qui da noi stenta a vedersi riconosciuti i suoi meriti. I nostri incontri, le nostre chiacchierate sono sporadiche, rarefatte negli anni. Ogni volta però, mi sembra di scorgere tra le righe un sentimento che accomuna molti di noi. Quel senso di frustrazione per come vanno le cose. Un tormento interno dettato dall’odio-amore per il luogo natale che pare non accoglierci mai per come vorremmo (meriteremmo).
Raffaello mi mostra l’ultimo articolo in ordine cronologico che le riviste del settore, ormai da anni, dedicano alla sua attività artistica. Cliccate qui per leggerlo. Mi colpisce un passo: “La sua ricerca, ignorata in parte in Italia, trova interesse fuori confine dove partecipa a diverse manifestazioni internazionali”.
Nemo profeta in patria? Forse si. A quanti di noi è già accaduto? A quanti altri ancora accadrà. Raffaello è una goccia di quell’emorragia di linfa vitale sottratta ai nostri posti. Menti pensanti, persone capaci, creativi e sognatori costretti ad allontanarsi.
Ciao Raffaello,
spero riuscirai a raccogliere tutti i successi che meriti.
Ti stimo.
Francesco
Ciao Risorto / Martino, vi faccio i migliori auguri per una grande ripresa. Spero che i frutti dell’ignoranza
non crescano mai dalla nostra terra. Le piante inutili si bruciano alla prima rugiada della mattina.
Credo nei cambiamenti personali, che possono coinvolgere nuove formule. Milano non vive momenti favorevoli, chiudono grandi uffici, negozi, gallerie d’arte che hanno fatto la storia del nostro passato.
Ma contemporaneamente cresce una nuova strategia di comunicazione di mercato con grandi grattacieli una crisi non è una vera crisi che si chiama Expo 2015.
Differenza banale con la spazzatura alcuni popoli creano economia, arte, noi al sud facciamo solo deposito………………….
Grande Raffaello. Ne abbiamo parlato tanto e alla fine trapela
sempre la stessa delusione. Hai fatto bene ad andare via, qui c’è spazio per altre attività culturali: “Coltivare l’ignoranza”.
le ultime tre righe del commento di andrea sono anche il mio pensiero,non aggiungo altro,sarebbe superfluo…..ti auguro tutto quello che desideri , e che ti sia riconosciuto un giorno tutto il valore di grande artista che sei anche dalla tua cara terra ….ciao amico mio buon anno e buona fortuna . risorto benvenuto
Granzie Andrea i migliori Auguri di Buone Feste.
Per il resto il sogno che coltivo è dare un’anima alla mia poetica.
Nessuno sul territorio commenta non importa ciascuno di noi deve fare la sua parte per contribuire a salvare il suo pensiero………………