TORTORA – Il consigliere di maggioranza Vincenzo Accardi (foto) prende il posto in Giunta della silurata Maria Lamboglia. Contestualmente, il sindaco Pasquale Lamboglia ha provveduto ad effettuare un rimpasto di competenze.

Con ordine. La decisione dell’ingresso di Accardi, in Giunta è stata presa dal sindaco nella mattinata di martedì. Per lui le deleghe alla Protezione civile, già del vicesindaco Generoso Dulcetti, alla Forestazione, all’Igiene urbana e all’Associazionismo.
Dulcetti, di contro, mantiene la carica di vicesindaco e sostituisce Maria Lamboglia al ramo Istruzione e Servizi sociali.
La rotazione di competenze investe anche alcuni consiglieri di maggioranza fuori dall’esecutivo. Biagio Lavilletta ha aggiunto la delega alla Manutenzione pubblica a quella per le Fonti rinnovabili e Sergio Tranchino gestirà la delega alla Cultura unitamente a quella per le Nuove tecnologie
Restano ancora nell’ambito della non ufficialità i motivi per i quali Maria Lamboglia è stata sfiduciata e rimossa dai suoi incarichi.

Ringrazio Generoso per i complimenti ma soprattutto Andrea che ci da la possibilità di poter esprimere le nostre opinioni.
johannes, voglio farti i miei più sentiti complimenti, davvero centrato il problema tortorese, è da anni che tutte le amministrazioni che si susseguono credono che il comune sia un bene proprio e privato, poi questi attuali sono dittatori e despoti, il loro lavoro è fatto bene, sono unici, sono intelligenti, sono colti, sono imprenditori, sono acculturati, sono il massimo secondo me della pura ignoranza umana, di un mondo presuntuoso che gestiscono la cosa comune come fosse di loro proprietà.
A breve li manderemo a casa sperando che i prossimi non continuino su questo percorso.
Per quanto riguarda il ruolo dei consiglieri e assessori di maggioranza mi sono già espresso, sono tutte delle brave persone ma, inadatte, nessuno escluso, compreso il sindaco naturalmente, a governare questa comunità. secondo me nulla di nuovo apporterà questo avvicendamento, perchè diciamolo chiaramente il problema sicuramente non è l’ex assessore alla cultura Maria Lamboglia, chi ha un po di discernimento politico ha compreso perfettamente che ci si trova di fronte a delle persone prive di qualsiasi iniziativa che possano il qualche modo smuovere il clima di sconforto e di pessimismo che si è innescato, io posso anche capire la situazione in cui si trovano, però bisogna reagire con delle azioni decise, indicare la strada, far comprendere ai cittadini che si sta facendo qualcosa, chiedere la loro collaborazione sarebbe un gesto di grande umiltà e di apertura ad una “amministrazione condivisa” che badate bene è prevista dall’art. 118 della Costituzione. Avete mai sentito parlare di “Sussidiarietà orizzontale”. Badate i miei interventi voglio dare un contribunto di conoscenza ai cittadini, io sto semplicemente cercando di far comprendere che bisogna cambiare mentalità nella gestione del “bene comune”. Secondo me è “interesse generale” che a tutti i cittadini sia data l’opportunità di realizzare se stessi esercitando le proprie capacità, perchè questo arricchisce l’intera comunità, non solo i soggetti interessati. Si tratta di far capire a costoro che in una società come la nostra l’interesse pubblico non può più essere unicamente “affare” delle istituzioni, relegando i cittadini nel ruolo tradizionale di amministrati, meri destinatari dell’intervento pubblico. Non si tratta di un problema di scarsità di risorse o di inefficienza delle strutture pubbliche; è invece un problema di “sistema”, dovuto alla complessità delle società moderne, non più governabili con gli strumenti e secondo gli schemi teorici tradizionali.
Per la stesura di questo articolo ci siamo avvalsi della collaborazione del collega Giuseppe Miraglia, che ringraziamo.