SCALEA – Gli ultimi fatti di cronaca lungo l’Alto Tirreno cosentino generano allarmismo e paura tra la gente. Con gli episodi delle scorse settimane la tutela della sicurezza pubblica diventa sempre più un problema.

Due barche incendiate al porto di Cetraro, una donna uccisa in pieno centro a Belvedere Marittimo, furti e rapine con sequestro di persona a Scalea.
Le forze dell’ordine in questi giorni sono impegnate su più fronti alla ricerca dei responsabili. Finora tutti i reati sono rimasti impuniti, mentre le indagini vanno avanti. E se per il rogo al porto di Cetraro il cerchio si stringe, per l’omicidio di Iolanda Nocito si brancola ancora nel buio.
Si cerca nel passato della donna e una svolta alle indagini potrebbe darla proprio il figlio. Chi ha ucciso l’ottantenne belvederese la conosceva bene e forse la morte della donna non era nelle intenzioni dei malviventi, probabilmente più interessati ad una cassaforte ben custodita in casa.
Potrebbe trattarsi dunque di una rapina finita male, anche se pensata nei minimi particolari. L’assenza del figlio prete, impegnato nella celebrazione di un funerale, e dei vicini di casa fanno pensare che i malintenzionati avevano studiato nel dettaglio le modalità del loro gesto.
La polizia di Paola invece, è a un passo dall’identificazione dell’uomo che ha dato fuoco alle due imbarcazioni di lusso al porto di Cetraro. Bocche cucite dalla Questura, gli inquirenti sono a buon punto e a breve le indagini potrebbero concludersi.
Nessuna traccia invece dei ladri in azione a Scalea lo scorso 28 dicembre. Una rapina in piena regola con sequestro di persona ai danni di un anziano signore, legato mani e piedi, mentre ignoti derubavano la sua abitazione.
E da ultimo l’aggressione di una donna a Santa Domenica Talao. Fatti tutti molto inquietanti che non lasciano dormire sonni tranquilli.
