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Processo Marlane, archiviazione morti bianche: la decisione a giugno


paola-tribunale-procura-arPAOLA – Il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Paola ha deciso nell’udienza camerale di questa mattina di rinviare a giugno la decisione sulla richiesta di archiviazione, avanzata dalla Procura della Repubblica, delle 41 posizioni nell’ambito del processo Marlane, a causa della mole della documentazione ancora da analizzare.

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Richiesta che riguarda la posizione di 41 soggetti, ex lavoratori della fabbrica tessile di Praia a Mare, deceduti per patologie tumorali più di 15 anni fa e per i quali quindi, gli attuali imputati non possono rispondere del reato di omicidio colposo perché estinto per prescrizione.

La decisione del giudice – ha commentato l’avvocato di parte civile Lucio Conte – dimostra che la nostra opposizione all’archiviazione è valida. Il tribunale ha a disposizione quattro mesi di tempo per decidere di accogliere o respingere definitivamente la richiesta della Procura della Repubblica di Paola”.

La prima richiesta di archiviazione – ha precisato Conte – è del 1999. Dalla nostra opposizione è nato poi il processo e sin dall’udienza preliminare abbiamo sostenuto che la condotta degli imputati deve essere qualificata come omicidio volontario sorretto da eventuale dolo e non come omicidio colposo, ovvero – ha concluso l’avvocato – gli imputati pur non volendo incorrere nel reato hanno accettato il rischio che si verificasse”.

Secondo il legale di parte civile la decisione dovrebbe essere presa dai pubblici ministeri titolari del procedimento, Roberta Carotenuto e Maria Camodeca che hanno sostenuto l’accusa di omicidio colposo nel processo in corso di svolgimento a Paola.

Si tornerà in aula il prossimo venerdì, 1 marzo. Il processo Marlane riprenderà con l’ascolto degli ultimi testimoni dei Pm. Per la parte civile, invece, sono previsti gli interrogatori di altri operai e sindacalisti della ex fabbrica tessile di Praia a Mare non ricompresi negli elenchi della pubblica accusa.


About Pierina Ferraguto

Giornalista pubblicista dal 2013. Laureata in Filosofia e scienze della comunicazione e della conoscenza all'Università della Calabria. Dal 2006 al 2008 lavora come stagista nella redazione di Legnano de Il Giorno. In Calabria lavora con testate regionali di carta stampata e televisive.

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One comment

  1. Salve allora anche i morti per asbestosi( AMIANTO)provocati dall’Eternith sarebbero dovuti cadere in prescrizione? La giurisprudenza insegna che per queste morti non c’è prescrizione.In un paese dove non c’è una fabbrica come è possibile che si continui a morire di cancro?