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TORTORA – Deviavano illegalmente con una pala meccanica il corso del fiume Noce nei pressi della foce, nel Comune di Tortora, quando sono stati sorpresi dagli uomini del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Potenza.
Il fatto è avvenuto nella mattina di sabato. Le quattro persone ritenute responsabili dell’illecito si sono date alla fuga alla vista delle guardie forestali. Tre di esse sono riuscite a scappare mentre la quarta, ritenuta l’organizzatore dei lavori presumibilmente non autorizzati e titolare di un’attività nel settore nautico, è stata fermata e denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Lagonegro. Gli altri tre presunti complici sono ancora ricercati.
Il mezzo utilizzato per lo scavo è stato sequestrato e rimosso dall’arenile.
Secondo le ipotesi formulate dal comando provinciale di Potenza, le opere avrebbero favorito i “Forti interessi economici degli operatori turistici della zona”, intenzionati ad aumentare lo spazio disponibile, sulla sponda calabrese del fiume, per il rimessaggio delle barche nel periodo estivo. I lavori, dunque, sarebbero stati funzionali, una volta terminati, ad orientare il corso del fiume verso Maratea, deviandolo da quello naturale verso Tortora.
Gli agenti forestali, intervenuti con l’ausilio dei comandi stazione di Lauria, Lagonegro e Maratea sono intervenuti a seguito di numerose segnalazioni. Prima del blitz di sabato, sono state visionate le immagini riprese dalle telecamere installate dal Comune di Tortora per la sorveglianza della’area della foce.
Il corpo forestale dello Stato ha inoltre avanzato la possibilità che lo spostamento del corso d’acqua avrebbe provocato un “disastro ambientale”, con conseguenze sulla costa, sulla spiaggia, sulla flora e la fauna e l’ambiente marino e con pericoli di straripamenti.
